Cause scatenanti

C’è una caratteristica che da tempo sto cercando di perdere ma che faccio ancora molta fatica a controllare: non penso di essere il solo a cui capita, ma ovviamente non è che la cosa consoli molto.

Si tratta di quello che potrei chiamare il “fastidio fantasma”, dove per fastidio si può intendere una qualunque sensazione spiacevole, dalla preoccupazione al nervoso, dalla fretta per il timore di arrivare in ritardo alla paura.

Qualunque cosa.

Capita quando una di queste sensazioni si fa strada violentemente e poi la sua causa scatenante viene a cadere: magari la preoccupazione si risolve in un nulla di fatto, la causa del nervoso sparisce, la fretta non ha più ragione d’essere, le cause della paura vengono superate.

Tutto dovrebbe passare, quindi, e quel fastidio tornare da dov’è venuto, ma troppo spesso non avviene, non in modo naturale: avviene, invece, che rimanga quel senso di malessere che, non avendo più una fonte di alimentazione, si nutre di se stesso in un circolo vizioso non sempre semplice da spezzare.

Mi è successo anche ieri, quando una preoccupazione per una raccomandata si è risolta in una bolla di sapone ma non è sparita in automatico come avrebbe dovuto.

In questi casi se sono fortunato mi accorgo subito di cosa sta succedendo, ma non sempre è così e capita debba focalizzarmi sulle cause del mio malessere del momento e, se non sono più valide o – addirittura – non esistono proprio, concentarmi perché il malessere stesso finisca per dissolversi.

Non è facile e non funziona sempre o subito, ma pian piano ci si riesce.

Il che insegna a me e, spero, a chi legge l’importanza di una domanda banale eppure proprio per questo spesso sottovalutata: perché in un certo momento mi sento in un certo modo?

Cosa causa tristezza, dolore, malessere, fastidio, paura, disagio?

Spesso la risposta può stupire e, soprattutto, spesso la sconfitta di queste sensazioni risiede proprio in lei: basta cercare di guardarla in faccia senza temerla.

Io sto imparando.

Di nuovo, un passo alla volta.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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