Post Fiera

Avviso che questo sarà un post celebrativo, così se non vi interessa evitate di proseguire.

La nascita di Polo Nerd è ben documentata anche da queste parti, sin dall’idea nata da un breve botta e risposta tra me e Giuseppe nel febbraio 2019, dal teaser registrato con mezzi di fortuna e poi dal primissimo episodio dedicato a Endgame, il tutto nell’aprile dello stesso anno.

Pur avendo avuto da subito dei buoni ascolti, il nostro pubblico è cresciuto nel tempo non soltanto numericamente ma anche come stima espressa e come apprezzamenti ricevuti (a volte anche sotto forma di donazioni, che non guastano).

È strano pensare che ai tempi credevamo di poter uscire una volta ogni due settimane, formula abbandonata quasi subito, e che dopo poco avremmo inanellato una sequenza di 100 episodi continuativi per poi passare alla formula stagione che, comunque, non sembra dispiacere.

Da allora sono passati due anni e mezzo, siamo arrivati a 116 episodi, abbiamo avuto qualcosa come una sessantina di ospiti (senza contare gli intervistati a Lucca), abbiamo stretto rapporti con tre case editrici, ci siamo fatti conoscere. E a breve raggiungeremo il traguardo dei 75.000 ascolti certificati.

Tutto il percorso fatto è stato senza il minimo aiuto, un qualcosa che quanto meno in Italia va sempre specificato: contatti, ospiti, risultati sono sempre stati il merito del nostro lavoro, dei nostri sforzi e della nostra testardaggine. Nulla di più.

Ieri c’è stato uno degli apici e dei momenti che ricorderemo a vita. Gamesweek/Cartoomics. Palco Square. 2 del pomeriggio di domenica 14 novembre.

Io, Giuseppe e i nostri ospiti Andrea e Nicola sul palco davanti a un pubblico che ha superato il centinaio di persone in certi momenti. Un pubblico che è venuto apposta, che – passando – ha deciso di fermarsi o che aspettava l’evento successivo ma che nel frattempo ci ha potuti ascoltare e scoprire. Non importa perché erano lì, importa che lo fossero. E che ci abbiano ascoltati. E che ci abbiano applauditi alla fine.

È stata un’esperienza che mi terrò stretta.

Nervoso prima, sì, ma non di ansia, solo di consapevolezza dell’importanza del momento. Poi, una volta salito, sono stato me stesso. Ho parlato, ho dato la parola, ho improvvisato. Mi sono divertito. Ci siamo divertiti. E il pensiero è che sì, questa è una cosa che mi piacerebbe parecchio fare ancora in futuro.

Mi sono sentito a casa, come durante il podcast, ma con l’emozione di vedere in faccia le persone a cui parlavo.

Come forse ho scritto già, un mio sogno è vedere pubblicato il mio romanzo e poterlo presentare al pubblico in una o più librerie. Raccontarlo, ricevere domande, cose così.

Ma mentirei se non dicessi che quanto vissuto ieri è ciò che più si avvicina a quel sogno e per ora me lo tengo stretto.

E mi tengo stretto il rendermi conto che tutto questo è merito mio e nostro, che ci siamo arrivati grazie a ciò che abbiamo saputo creare e che ogni singolo riconoscimento è quanto meno dovuto, per quanto immensamente faccia piacere.

E lo scrivo qui per ricordarmelo.

Intanto, se qualcuno volesse, c’è la diretta disponibile qui:


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Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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Una risposta

  1. ironicmoka ha detto:

    È stata una bellissima esperienza e, soprattutto, è stato molto bello avere l’opportunità di condividere con voi di Polo Nerd questo traguardo!

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