Neanche a dirlo

Post ad alto contenuto di vuoto pneumatico, quindi se non vi interessa saltate a pié pari senza lamentarvi.

Neanche a dirlo, dicevo, dopo il post di ringraziamenti sono giorni che non scrivo.

Sicuramente la  cosa è legata al fatto che non stanno succedendo avvenimenti molto degni di nota, o almeno tali da dedicare un intero post, ma non è la sola causa: non sto leggendo molti libri e, pertanto, anche le recensioni latitano, sebbene siano di solito elemento portante di questo blog.
Sia chiaro, non è che abbia smesso di amare la lettura di punto in bianco, eh? E’ solo che spesso la pila di lettura di fumetti guadagno la priorità rispetto a quella di libri e, per di più, devo dedicarmi anche al famoso progetto, su cui già non riesco a concentrarmi quanto vorrei e dovrei.

Magari nei prossimi giorni mi inventerò un post musicale e forse potrei lanciarmi in qualche post su film e telefilm, ma non perché non mi sono mai sentito a mio agio a scriverne… sarò fatto strano io, certamente.

E quindi eccoci qua a fare il periodico post a flusso di pensieri, di quelli che sembrano scritti con tanta cognizione di causa e che invece dimostrano solo come i neuroni nella mia scatola cranica stiano facendo una cara ad autoscontro e ne rimarrà solo uno.

• Una settimana fa ho forato una gomma. Il gommista non trovava il foro. Quando l’ha trovato non era riparabile. Ho speso 260 euro per cambiarne due. Smadonnamenti in proporzione.
• Stitch ha sviluppato un’inquietante passione nei miei confronti. Di notte mi sta appiccicato. Sempre. E fa caldo. Tanto caldo.
• Sabato si va a Firenze. La scusa è provare “Italo”. La vera motivazione è incontrare una cara amica a metà strada e mangiare da Mario.
• Ho tampinato tanto un cliente per vendergli un pc usato e coprire così le gomme della macchina che ho rischiato mi fanculizzasse in 25 lingue diverse. Fortunatamente ne conosce solo una e ha deciso di comprarlo.
• Ho bisogno di mare. Ora.
• E di ferie. Anche prima.
• Avrei anche bisogno di diventare ricco e smettere di lavorare. Giusto per dire.
• Abbiamo messo in vendita casa. Due telefonate per ora. Una da un’agenzia. L’annuncio diceva “ASSOLUTAMENTE NO AGENZIE”. Indovinate come ho trattato il genio?
• Con Sweetie ci stiamo a scatenando a far ghiaccioli. Trattasi di libidine. E la Zoku non ci paga neanche i diritti pubblicitari.
• C’è gente, qui dentro, che rischia sempre più un fanculizzamento violento. E’ salvata solo dal fatto che mi piacerebbe continuare a fatturare. Almeno fin quando non diventerò ricco.
• L’ho già detto che ho bisogno di mare?
• E di ferie?
• E di diventare ricco?
• Ecco, volendo passatemi l’ultima, alle altre due penso io
• Non ho guardato neanche un minuto degli europei e devo dire che ne vado piuttosto fiero.
• Stiamo per finire sia Dottor Who che Torchwood. Poi crisi d’astinenza. Sigh.
• Vi ho mai detto che Sweetie ha un foodblogficherrimo? E non lo dico perché mi ha sposato, eh?
• Sto pensando di cambiare vestito al blog, ma non vedo nulla mi soddisfi. (Ecchissenefrega, risposero in coro).
• Ah, oltre al mare, voglio tornare a New York. Sweetie ha bisogno di teglie e di una custodia nuova per gli occhiali. Motivazioni sufficienti, no?
• Ho degli amici veramente speciali, ma ci sono anche persone che ritenevo amici e che ora faccio fatica a sopportare. Alcune le ho definitivamente tagliate, altre mi tocca frequentarle ogni tanto, sperando la cosa non traspaia.
• E, parlando di amici speciali, con una di loro domani me ne vado in piscina. I clienti fanno la scarpetta coi soldi? E io vado a svaccarmi a bordo vasca.

Bene, mi sembra di aver sommato una buona dose di notizie-di-cui-si-faceva-tranquillamente-a-meno, per cui passo e chiudo.

E se non perdo visitatori ora…