85. Speranza
Venerdì è arrivata su Netflix la prima (si spera) stagione di The Sandman, la serie tv che adatta l’omonimo fumetto capolavoro scritto da Neil Gaiman. Non è novità per chi segue me e questo blog quanto Sandman sia fondamentale per me e consiglio a chiunque abbia voglia di andare ad ascoltare i due episodi di Polo Nerd dedicati a Gaiman (con ospite Francesca/Tegamini) e Sandman stesso (con ospite Nicola Peruzzi), senza contare i due racconti che scrissi ispirati ai suoi personaggi.
Della serie parlerò in dettaglio dopo aver terminato la visione, ma stasera volevo soffermarmi su due momenti che ho già incrociato e che adattano altrettante scene del fumetto che fecero immediatamente breccia in me. Ovviamente sto per fare di mini spoiler su serie e fumetto che non ne rovinano il gusto, ma comunque consideratevi avvisati.
Il primo (anche se non cronologicamente) si trova nel sesto episodio della serie, che adatta l’ottavo numero del fumetto. Morfeo e Death stanno parlando e lei – che, lo sottolineo per chi non conosce l’opera di Gaiman, è rappresentata come una ragazza apparentemente giovane, dolce, compassionevole e piena di vita – si lamenta che gli esseri umani la temono e non sono felici di incontrarla quando la vedono. Morfeo, re dei sogni e del mondo delle storie, le risponde immediatamente ”e io sono ben più terribile di te, sorella”. E in questo scambio di battute si nasconde un mondo di riflessioni da far germogliare.
L’altra scena avviene in realtà prima, nel quarto episodio corrispondente al quarto numero del fumetto: Morfeo va all’Inferno per recuperare il suo casco che – si scopre – è in mano al demone Choronzon, che lo sfida per il possesso dell’oggetto.
Qui fumetto e serie divergono: nel primo la sfida avviene direttamente tra Morfeo e Choronzon, nella serie questi chiede a Lucifero di rappresentarlo. Per il resto le differenze sono minime. La sfida consiste nell’evocare l’immagine di creature o essenze che dovranno essere contrastate dall’avversario, in un crescente sfoggio di immagini e poteri.
Lucifero (o Choronzon nel fumetto) parte richiamando il meta-lupo, al quale Morfeo risponde con un cacciatore a cavallo che, a sua volta, viene ”sconfitto” da un serpente evocato da Lucifero. La sfida cresce esponenzialmente finché Morfeo non evoca l’intero universo brulicante di vita e Luficero/Choronzon risponde con l’anti-vita, la bestia del giudizio, la fine di tutto.
In quel momento Morfeo sembra sconfitto. Cosa può essere più forte della fine di tutto, cosa può sconfiggere qualche che per definizione nasce per annichilire?
E la risposta arriva.
“Cosa sarai, a questo punto, Signore dei Sogni?”
“Io sono la Speranza”.
E quando è il momento di trovare un qualcosa che sconfigga la speranza Lucifero/Choronzon non ha più risposte.
Perché cosa, davvero, può sconfiggere la Speranza?