56. Completo
Va bene, va bene, va bene.
Che pubblicità, strilloni e slogan vadano sempre presi per le pinze è assodato da decenni, lo sappiamo tutti, anche se poi ci restano in testa e in qualche modo finiscono per influenzarci.
Che tutti noi abbiamo assimilato decine di pubblicità che ci tornano alla mente nei momenti più imprevisti e che finiscono per far parte della nostra cultura condivisa è fatto assodato, tanto che io che non guardo tv generalista da secoli mi trovo a volte a dover spiegare perché non abbia idea di come sia una pubblicità di cui si sta parlando.
E mi è capitato anche che – nonostante avessi detto che no, era impossibile l’avessi vista – continuassero a darmi dettagli per provare a farmela ricordare, tanto era l’opzione che stavo presentando loro.
Comunque, ripeto, siamo ben consci di quanto gli slogan siano assolutamente da prendere con le pinze e che spesso non significano veramente niente (e non mi addentro a parlare dei termini finto scientifici e di quante volte venga scomodata la fisica quantistica, che tra un po’ devo uscire e non ho tempo), però direi che a volte qualche domanda bisognerebbe farsela.
Tipo sulla carta igienica.
Oggi mi è arrivata la spesa a casa e, incluso, c’era un pacco della suddetta. Non ho marchi preferiti, anche se tendenzialmente scelgo tra due o tre, ma non divaghiamo.
Prendo il pacco e l’occhio mi cade sullo slogan ben impresso sulla confezione.
“Pulito completo”.
Completo.
Qualcuno, quindi, si è voluto assicurare che fosse chiaro che con questa carta igienica se ci si pulisce si fa un lavoro non da principianti, di quelli che poi uno vi viene a controllare il culo e scopre che non siete stati capaci, no no.
Qui il pulito è completo, signori.
Roba che vi chiederanno se avete usato prodotti specifici, che sembra il deretano di un bambino appena nato.
Completo.
Non parziale, un po’ sì e un po’ no.
Non quello con la carta igienica iper sottile che si rompe e poi è un casino.
No, proprio no.
Questo è completo.
Più di così potete solo decidere di non produrre più rifiuti solidi.
Attendo con ansia il pulito completissimo.
E poi il supercompleto.
E poi l’ipercompleto.
E a questo punto il completo vi sembrerà da zozzoni.
Pulito completo.
Potrei sbagliare, ma secondo me il bidet ha qualcosa da ridire, comunque.