Arrow: 6×04 Reversal – 6×05 Deathstroke Returns

Mentre Oliver prosegue nella sua vita civile, il Team Arrow deve affrontare nuove minacce legate ad un passato più o meno recente.

Reversal

Non ho capito nulla di quello che hai detto”.
Se dovessimo riassumere l’episodio potremmo usare questa frase, anche solo per il numero di volte in cui viene pronunciata.
Partiamo quindi subito da uno dei problemi dell’episodio: che Felicity e Curtis siano gli unici cervelloni del gruppo è assodato ormai da tempo, così come lo è il fatto che parlino tra loro in modo spesso incomprensibile agli altri; farlo ribadire diverse volte nel giro di quaranta minuti trasforma una gag che poteva essere divertente durante la prima stagione in una sorta di continua e irritante ripetizione. Una ripetizione, poi, ancora più grave quando l’intero episodio si concentra su una potenziale minaccia tecnologica orchestrata da quel Cayden James liberato da Felicity nella stagione passata.

L’idea sulla potenziale minaccia era, in realtà, plausibile e buona: se davvero l’intera rete globale come la conosciamo dovesse venir meno da un momento all’altro, gli effetti sarebbero globalmente disastrosi. Il problema sta, come a scuola, nello svolgimento.
Partendo dall’immaginario sorpassato di uno stanzone pieno di computer – tutti nello stesso posto e casualmente vicini a Star City – da cui dipenderebbe la rete mondiale, il cercare di evitarne il danneggiamento mantenendo scontri ed esplosioni nello stanzone stesso non è certo l’idea più geniale vista prima.
Il tutto condito con frasi del tipo “per fortuna che abbiamo salvato internet“.

Arrow 6x04 6x05 Recensione

L’assenza di Oliver nel team, poi, si sente parecchio. John non ha alcun tipo di carisma e il Team Arrow, fatta forse eccezione per Black Canary, è insipido e di contorno. Il problema è che un contorno senza piatto principale finisce per non soddisfare.

La scelta di far abbandonare (momentaneamente, lo sappiamo tutti) la vita supereroistica al personaggio principale è interessante ed è stata usata molto bene anche in molte serie a fumetti, ma va sviluppata in modo da mantenere alta l’attenzione dello spettatore: in Reversal purtroppo non succede e la cosa pesa parecchio. Oliver non ha un ruolo definito: la vita come sindaco è sempre parecchio sullo sfondo e quella genitoriale è più un promemoria della sua scelta che altro. Essendo però queste le alternative alla vita supereroistica, ecco che il castello non regge, tanto che finiamo per vederlo a ruoli invertiti con Felicity in un’improbabile versione Overwatch che magari diverte, ma lascia al contempo perplessi.

Arrow 6x04 6x05 Recensione

Opinabile, inoltre, la scelta di non toccare in questo episodio (e, lo anticipiamo, nel successivo) la problematica delle droghe assunte da John: sicuramente l’argomento verrà esplorato di nuovo a breve, ma l’impressione è di avere tante briciole sparse ma poca sostanza.

Più interessante è il lato dei villain, nonostante una svolta apparentemente bidimensionale del personaggio di Black Siren interpretato da Katie Cassidy.
A tal riguardo, verso la fine della stagione precedente c’era stata l’impressione che si desiderasse donare alla Laurel di Terra-2 una certa dose di sfumature caratteriali atte a non definirla esclusivamente come la “cattiva psicopatica” di turno: al momento non sembra esserci traccia di questo approfondimento e, anzi, Black Siren sta mostrandosi velocemente molto più crudele e senza scrupoli rispetto a quanto visto in passato. Solo il tempo potrà dirci se si tratti di una scelta definitiva o di indizi volutamente fuorvianti.

Laurel a parte, il vero – o forse unico – punto di forza dell’episodio è rappresentato dall’arrivo di Michael Emerson nei panni di Cayden James. Svestiti i panni (mai sufficientemente rimpianti) dell’Harold Finch di Person of Interest, di cui James sembra il gemello cattivo, l’attore arriva in Arrow con tutto il suo carisma e mette senza difficoltà in secondo piano le capacità di chi è in scena con lui. Sarà un piacere vederlo ancora in azione, sebbene il timore che risulti sprecato è forte.

Arrow 6x04 6x05 Recensione

Deathstroke Returns

Il ritorno di Slade Wilson e la conseguente richiesta d’aiuto a Oliver sono l’occasione per portare quest’ultimo in territori parzialmente inesplorati, in una sorta di missione diplomatica di scarso successo.
I flashback (ma non dovevano essere finiti?) relativi al passato di Wilson sono dimenticabili e servono solo ad allungare il brodo, verso un finale di episodio che difficilmente poteva essere più telefonato.

Rimangono interessanti gli spunti legati alla paternità dei due uomini e al loro diverso modo di affrontarla, ma questo è quanto: veramente poco per quello che dovrebbe essere il personaggio principale della serie.

A Star City, intanto, i riflettori sono puntati soprattutto su Dinah e sul suo redivivo – neanche a farlo apposta – partner. La volontà di approfondimento psicologico sul personaggio sarebbe da premiare, ma il modo in cui si cerca di ottenerlo non centra pienamente il bersaglio: le reazioni di Black Canary sembrano forzate e irragionevoli, nate per il solo scopo di farla confrontare con un John che ha sempre minor senso nelle dinamiche della serie.

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Bello, invece, vedere Felicity tenere brevemente testa all’agente dell’FBI più odioso visto in TV negli ultimi decenni: Felicity è una donna di estrema intelligenza e spiccata ironia e se viene sfruttata adeguatamente può essere un personaggio ricco e interessante; le scorse stagioni non le avevano reso giustizia, così come aveva fatto storcere il naso l’eccessiva forzatura della parte comica in alcuni degli episodi precedenti: qui, invece, l’equilibrio è più naturale e le rende finalmente merito.

Il fatto che non abbiamo citato fin qui gli altri personaggi non è casuale: la loro presenza o assenza è al momento quasi totalmente irrilevante; sono lontani, purtroppo, i tempi in cui Arsenal, Speedy e Canary rischiavano di rubare la scena a Oliver.

Le potenzialità ci sono, ma non si applica

Finora Arrow era stata l’unica delle serie CW a ergersi, più o meno a fatica, sopra le altre, partendo con idee e prospettive potenzialmente interessanti. Le potenzialità ci sono ancora, ma al momento stanno venendo sfruttate in modo estremamente superficiale o comunque non certo completo. Pur non scendendo ai livelli deludenti di Flash e Legends of Tomorrow si spera che l’evidente calo di questi due episodi sia presto recuperato e superato.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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