345. Di nuovo
Impossibile e inutile trovare nuove parole, a distanza di pochi mesi da Parigi, per esprimere il dolore delle immagini e delle notizie da Bruxelles.
Si può e si dovrebbe stare soltanto in silenzio rispettoso di quelle vite che non ci sono più, di quei ti amo che non verranno più detti, degli abbracci non dati, dei baci che non saranno più, di quel potenziale umano distrutto da bieco odio.
Lo stesso identico odio che sta dando e darà voce a sciacalli, opportunisti e forcaioli, a coloro che non sanno distinguere tra una persona di una fede e un terrorista, a tutti quelli che vogliono il sangue poco importa se poi lo chiedono di chi non c’entra nulla.
Perché i due odi sono identici.
Nel momento in cui dite che tutti i musulmani sono terroristi, siete come i terroristi.
Siete I terroristi.
Perché ciò che vi alimenta è la stessa cosa.
Non ho una soluzione facile, non so neanche se esista una soluzione. Non lo so.
E, in modo assurdo, questo non saperlo mi consola.
E ora silenzio, per favore.
Silenzio e rispetto.
Per favore.