305. Non illudetemi

Non illudetemi.

Non ci provate neanche.

Sarebbe crudele e vigliacco da parte vostra.

Già ci hanno pensato la mia infanzia e adolescenza nerd a farlo.

Tutte quelle storie in cui l'umanità evolveva, la civilizzazione cresceva, dove il futuro era tra le stelle.

Io ci ho creduto.

Ho creduto che la civilità potesse andare in quella direzione.

Ho creduto ai principi di amicizia e solidarietà che vedevo in telefilm e fumetti.

Ho creduto all'idea che tutti fossimo uguali, indipendemente da colore, religione, sessualità.

Ho creduto che il giusto venisse prima dell'utile.

Ci ho creduto e sono andato a sbattere mille volte contro il muro del mondo reale.

Ho visto opportunisti, vili e vermi.

Ho visto l'ignoranza diventare un merito.

Ho visto gente vantarsi di essere convinta che la Terra sia piatta e non più vecchia di 6.000 anni.

Ho visto genitori convinti di proteggere i figli non vaccinandoli.

Ho visto omofobi, razzisti, bigotti sparlare in parlamento e fuori.

Ho visto un simbolo della mia regione sfregiato dallo schifo.

E ho iniziato a smettere di crederci.

Ho iniziato a svegliarmi da quel sogno, mi sono detto che era durato anche troppo.

Poi.

Poi vedo gente andare in piazza contro l'omofobia.

Poi atterriamo con una sonda su una cometa.

Poi abbiamo un'italiana nello spazio a mostrare cosa davvero possiamo fare.

E poi, oggi, assisto a una delle scoperte più importanti nella storia della scienza, di quelle che un giorno dovranno essere scritte nei libri di storia.

E io vi prego, non illudetemi.

Non fatemi credere che sia davvero possibile un mondo migliore, se poi prevedete di strapparmelo di nuovo via.

Non illudetemi.

Non siate crudeli.

Non illudetemi.

Che io voglio tantissimo crederci.