295. In tempesta

E quindi quella fottuta spada di Damocle è arrivata.

Ovviamente nel momento peggiore in assoluto, ovviamente con neanche due mesi per fare ciò che è necessario.

E puoi ripetere che sei stanco, stufo, senza energie, ma non cambia nulla.

Come su una zattera in un mare in tempesta.

Arrivano le ondate e speri sempre sia l'ultima.

Ti sovrastano, inghiotti più acqua di mare di quanto pensi sia umanamente possibile.

Prendi il respiro per un istante, ma un'altra ondata segue o poi un'altra ancora.

A volte arrivano proprio mentre stai prendendo il respiro e ti ritrovi a soffocare e tossire.

E piangi, urli, strepiti finché hai energie.

Basta, dici.

Basta, non ce la faccio più.

Ma al mare in tempesta non frega un cazzo che tu non ce la faccia più.

È un problema tuo.

Solo tuo.

A te decidere se lasciarti andare a fondo o continuare a barcamenarti su quella zattera.

E tu lo sai, cosa farai.

Ma sei stanco.

E almeno a te stesso lo ripeti, prima di provare a trattenere ancora il respiro.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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