261. Sfide
Come forse scrivevo qualche giorno fa, alla fine sono riuscito a terminare la sfida di lettura di quest'anno di Goodreads grazie a qualche escamotage.
Il lavoro, i pensieri, il blog e il romanzo hanno portato via parecchio tempo alla lettura ma, al tempo stesso, è giusto sia stato così, il che mi ha portato a notare alcune cose: come già dicevo, le sfide mi sono utili, mi permettono di darmi regolarità, obiettivi, traguardi e ritmi; le sfide fini a se stesse, però, hanno dei contraltari di cui tenere conto: nel caso di quella di lettura mi sono accorto che, una volta diminuito il tempo a disposizione, certe volte mi trovavo a scegliere dei libri perché magari più veloci da leggere, o (non lo nego) più piccoli, così da poter avanzare più velocemente nel tempo ridotto a disposizione.
Ecco, questa è una cosa che non desidero: se per soddisfare una sfida nata per leggere con piacere finisco per scegliere e per leggere come fosse solo una sfida, allora c'è un problema, un problema che va risolto il prima possibile.
Per questo motivo non penso che ne imposterò una per il 2016 o, se lo farò, sarà molto piccola e/o attivata più avanti nell'anno.
Nel 2016 la mia intenzione è leggere il più possibile d'istinto, siano essi fumetti, romanzi o saggi, senza porre attenzione a quanti ne leggerò: ne terrò traccia, ovviamente, ma non sarà quello il punto discriminante.
Ci saranno altre sfide, dicevo.
Non so se il post al giorno proseguirà dopo la scadenza dell'anno: probabilmente cercherò di scrivere comunque un post giornaliero, ma non come “sfida”, solo come buona abitudine che però potrebbe venire messa in secondo piano nei confronti dell'altra sfida che vorrei attivare, quella di scrivere almeno mezza o una pagina al giorno del romanzo.
Mai come ora il libro è qualcosa di mio e forse sono stato stupido a pensare che potesse essere davvero altrettanto (proporzionalmente) importante per altri.
Ciò che conta è che è il mio sogno e sta a me finire di realizzarlo, indipendentemente da tutto, incluso il suo destino: la sfida, se deciderò di attivarla, sarà per darmi una regola, un'abitudine che, ho scoperto quest'estate e col blog, mi è indispensabile per essere produttivo; certo, poi avrei bisogno di qualche idea che ancora non arriva, ma in qualche modo dovrò fare.
Un pippone fine a se stesso, quindi, per dire che sì, le sfide sono belle, ma solo finché rimangono funzionali: la soglia tra utilità e schiavitù mentale è, nel mio caso, veramente sottile e va gestita a dovere.
E ora, se volete, un “chissenefrega” ci sta tutto.
Io la sfida di lettura l’avevo impostata solo una volta e non l’ ho conclusa e mai più messa proprio per le stesse ragioni, non voglio essere costretto a leggere un libro, che per carità magari mi interessa pure, solo perché è corto e mi aiuta a fare numero, se leggo un libro lo faccio perché in quel momento voglio leggerlo o perché mi interessa quel particolare argomento, indifferentemente dal fatto che sia o non lungo
Per l’anno prossimo mi sono già prefissato di leggere IT e il primo volume de Lla spada della verità, e calcolando la loro lunghezza penso che sarebbero volumi che non avrei mai letto con una sfida impostata….
Esattamente.