245. 13 dicembre
E dopo aver comprato i regali, qualche giorno dopo, a casa, era il momento di impacchettarli.
Tutte attività a cui mio padre non prendeva parte, eravamo sempre e solo io e mia madre.
Io prendevo le scatole, e le porgevo di volta in volta, lei le avvolgeva nelle carte, poi il filo, i fiocchi.
Io non potevo aiutare, se non mettendo lo scotch o tenendo fermo il filo con un dito.
Però guardavo, osservavo.
E così ho imparato.
E giusto oggi ho impacchettato tutti i regali di quest'anno.
Qualche sacchetto, che sono sempre comodi e belli, ma anche diversi pacchetti.
Esattamente come imparai a fare anni fa.
Li ho preparati.
Li ho avvolti nel filo.
Ho fatto i fiocchetti col nastro.
Ho scritto i biglietti.
Li ho messi sotto l'albero.
Poi ho spremuto delle arance per berle, ho cucinato un plumcake e provato a preparare una crema al limone.
Mi sono seduto sul divano col bicchiere di spremuta, le luci spente, fatta eccezione per l'albero.
Ho respirato.
Ho lasciato che le varie sensazioni mi attraversassero.
Calore, soddisfazione, stanchezza, nostalgia, malinconia, mancanza.
Sorrisi e magoni insieme.
Ma va bene così.
Oggi va bene così.
Super organizzato e pacchetti carinissimi! Ma una domanda sorge spontanea…chi ha messo il ditino per fermare il nastro? 😉
Un abbraccio.
Ho fatto il contorsionista 😉
Abbraccio molto ricambiato 🙂