215. Di nuovo

Non si può dire nulla, ora, solo stare in silenzio, pensando a quanto possa essere terribile avere paura di muoversi per strada.

Non si può dire nulla se non levare il cappello a quelle persone che su twitter stanno offrendo ospitalità.

Non si può dire nulla se non disprezzare chi già cavalca l’odio e la xenofobia.

Non si può dire nulla di intelligente, perché lo sgomento, la paura, l’enormità di quel che sta succedendo sono troppi.

Ma ricordatevi una cosa, perché so già cosa succederà e cosa sta succedendo, so già quali avvoltoi si stanno muovendo.

Non sono islamici, sono terroristi.

Non sono immigrati, sono criminali.

Non sono “come tutti gli altri”, sono folli.

Non sono fedeli di una religione, sono assassini.

E chiunque voglia farvi credere il contrario, chiunque vi spinga a odiare un’etnia, una categoria, una religione, chiunque lo stia facendo, lo faccia o lo farà, vi manipola, come dei burattini con una mano ficcata su per il culo.

L’odio universale è ciò che vogliono sia quei mostri che certi sciacalli.

Non fateli vincere.

Siate più forti.

Divided we fall, United we stand.

E ora, di nuovo, silenzio.

Silenzio.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner