164. Che liberazione

A volte ci sono canzoni che incroci parecchie volte: per radio, alla fine di un film, in un telefilm.

Le ascolti in quel momento e dici “non male, dovrei proprio ascoltarla meglio o procurarmela”.

E spesso non lo fai. Te ne scordi, ti metti a far altro, sa il cavolo perché ma non lo fai.

Poi, magari, salta di nuovo fuori e riprende il giro, fino al giorno in cui ti decidi e fai il passo.

Allora la ascolti, ne ascolti le parole e capisci che, spesso, quella canzone non ti aveva colpito solo per la melodia, ma per qualcosa in più, perché raccontava e racconta qualcosa di te, di ciò che sei stato, di ciò che sei.

Ed è il caso di questa canzone dei Greenday, Good Riddance.

Scritta da Billi Joe Armstrong quando la sua ragazza di allora lo lasciò per trasferirsi in Ecuador, è comunque una canzone sul cambiamento, sulla rabbia che ci può prendere quando le cose vanno in modo imprevisto, quando la vita ti prende per i polsi e ti dice “dove pensi di andare?”.

E quel che, alla fine, cerca di ripetere è: sì, sono incazzato, sì, sto male, sì, volevo che andasse diversamente, ma sai cosa? Ne è valsa la pena. E spero ne sia valsa anche per te.

Perché il nostro futuro non può essere ipotecato dal nostro passato, in bene e in male, ma non possiamo neanche scordare il nostro passato per costruirci un futuro: quel passato è parte di noi, ciò che ci rendi chi siamo.

I ricordi saranno messi alla prova, le nostre vecchie identità (le nostre vecchie pelli) saranno sostituite dalle nuove e forse non riconosceremo più quel che eravamo.

Ma se ne è valsa la pena, allora è giusto che ci sia stato.

Buon ascolto, sia qui sotto che, come sempre, in radioblog ogni volta che la vorrete.

Another turning point, a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist, directs you where to go
So make the best of this test, and don’t ask why
It’s not a question, but a lesson learned in time
It’s something unpredictable, but in the end it’s right
I hope you had the time of your life

So take the photographs, and still-frames in your mind
Hang it on the shelf of good health and good time
Tattoo and memories and dead skin on trial
For what it’s worth, it was worth all the while
It’s something unpredictable, but in the end it’s right
I hope you had the time of your life

It’s something unpredictable, but in the end is right
I hope you had the time of your life
It’s something unpredictable, but in the end is right
I hope you had the time of your life

Un altra svolta, un altro bivio sulla strada.
Il tempo ti prende per il polso e ti dice dove andare.
Allora cerca di tirare fuori il meglio da questa prova e non chiedere perché.
Non è una domanda, ma una lezione imparata col tempo.
È qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto.
Spero tu te la sia goduta.

Allora prendi le fotografie e incorniciale nella tua mente.
Appendile sopra gli scaffali della buona salute e dei bei tempi.
Tatuaggi e ricordi e vecchie pelli messe alla prova.
Per quel che conta, ne è sempre falsa la pena.
Spero tu te la sia goduta.

È qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto.
Spero tu te la sia goduta.

È qualcosa di imprevedibile, ma alla fine è giusto.
Spero tu te la sia goduta.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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