138. La mia Milano

“Ah, ma Milano è brutta”.

“Ah, ma Milano è grigia”.

“Ah, ma la cosa più bella di Milano è il treno per Roma”.

Non so dire quante volte io e chiunque altro viva a Milano abbia sentito dire queste parole. Milano che non ha niente di bello. Milano che è solo lavoro. Milano che è solo cemento. Potrei andare avanti ad oltranza.

E io, negli anni, sempre a difenderla, a cercare di spiegare, a mostrare.

C'era chi capiva e chi, invece, rimaneva coi propri paraocchi.

Perché Milano non è per tutti.

Milano non è la ragazza sculettante che mostra ogni sua dote senza pudore e senza pensare ad altro.

Milano è una donna con mille interessi che, per lavorare, indossa il suo abito migliore e serio perché quando si lavora non servono distrazioni.

Poi qualcuno di distratto passa, la vede assorta nei suoi doveri, e dice “ah, mica è bella quanto la ragazza sculettante”.

E a Milano, onestamente, importa poco.

Lei non deve dimostare nulla a nessuno.

Perché poi arriva il momento in cui smette di lavorare, toglie il vestito, si scioglie i capelli, cambia il trucco ed esce.

E la gente la guarda.

Chi già la amava la riconosce al volo, non la guarda stupito, ma soddisfatto.

Gli altri neanche capiscono che era la stessa persona che avevano denigrato.

Lei se ne frega.

Cammina, ride.

Ed è perfetta qualunque cosa voglia fare.

Che sia passeggiare, o chiacchierare, ballare o cenare in un ristorante, flirtare o scherzare con gli amici non sarà mai fuori luogo: sarà sempre esattamente giusta per quel che sta facendo.

E a fine giornata avrà fatto innamorare molti.

Qualcuno ancora non avrà capito che era la stessa persona, altri sì, altri ancora non ne avranno bisogno.

E il giorno dopo, quando si raccoglierà di nuovo i capelli, andrà a lavorare e farà il suo dovere, qualcuno noterà un sorrisino beffardo.

Perché lei, Milano, sa bene chi è.

E sa bene da chi farsi amare.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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3 risposte

  1. 4p ha detto:

    Come mi piace questo post……….pulito fresco un po’ romantico e vero…mi sembra proprio la mia Milano.
    4p

  2. 4p ha detto:

    Poirot senza baffi non lo avevo mai visto. Niente male.
    Poi sono passata in mezzo all’acquazzone ……la nuova darsena è bellissima, ma a me quel verdone del mercato rionale non piace e manco la struttura. A mio parere stona, avrei preferito qualcosa di più “antico” e colorato.
    Trovo che il tuo modo di scrivere sia più motivato, come dire più naturale è come se fossi diventato una sola cosa con la scrittura …….hai più voglia. Non so forse sono i post …..ma forse mi sbaglio magari èsolo un mimento così.
    ciao

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