87. Giochi di sguardi

Mi è scaduta la tessera ricaricabile A.T.M.

Ok, mi ero scordato che potesse scadere, ma non stiamo a sottilizzare.

Dato che avevo ancora alcuni biglietti da usare e che, soprattutto, mi serve, ho approfittato di un caffè con un'amica per andare in Duomo a comprare la nuova e far trasferire i biglietti della vecchia.

Arrivo.

Prendo il biglietto.

Porca zozza, dieci persone prima di me, ma per fortuna c'è l'aria condizionata.

Attendo il turno, i numeri passano più veloci del previsto (tasso di abbandono da record, direi).

Arriva il mio numero.

Mi alzo bello sicuro di me, apro il porta carte, estraggo la tessera e mi rivolgo all'operatrice.

– Buongiorno! È scaduta, dovrei rinnovarla

Le porgo la tessera.

L'operatrice mi guarda.

Poi guarda la tessera.

Poi mi guarda di nuovo.

Sembra perplessa.

Ecco, penso, alle solite ho beccato un operatore che fa storie.

Abbasso lo sguardo sulla tessera.

È verde.

Ma dove dovrebbe esserci scritto “RicaricaMI” c'è scritto “PetZoone”.

Estraggo la tessera giusta.

Lo sguardo perplesso dell'operatrice sembra scomparire.

Il mio ultimo neurone, invece, mi ha spedito una cartolina dalle Canarie.

Dice sta molto bene, mi pensa molto e forse non torna.

Non so dargli torto.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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