Noi siamo infinito

Quali sono i vantaggi di essere un “ragazzo da parete”?
Che si osserva.
Si osserva il mondo, si osservano le persone, si osserva chi ci piace e chi no.
Lo svantaggio è che si passa inosservati.
Non si esiste.
Si sta sullo sfondo.
A meno che.
A meno che si incontrino persone che i fiori da parete li sanno riconoscere e raccogliere.
A meno che si trovino altri giocattoli difettosi quanto noi che ci accolgano sulla propria isola e finiamo di scoprire che quell’isola ci appartiene.
Che si era ragazzi da parete solo perché finiti nei luoghi sbagliati.
Che si è e  si può essere più di così.
Vivi.
Felici.
Infiniti.
E, soprattutto, si può riconoscere il momento in cui lo siamo ed essere grati per l’averlo riconosciuto.
Che il dolore, quello, non ci abbandona mai, ma la speranza e la gioia possono sparire se non permettiamo loro di raggiungerci.
E quando arrivano sono più ricche e vive proprio perché conosciamo bene il dolore.
Questo  è il percorso di Charlie.
Dal dolore alla speranza.
Dalla solitudine all’amicizia.
Dall’essere ragazzo da parete a essere infinito.
Un bel film sulla crescita, sulla maturazione, sulla solitudine, sul superare i traumi del passato.

(E se siete come Miss Sauron preparate una buona dose di fazzoletti).

Accettiamo l’amore che crediamo di meritare

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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2 risposte

  1. wolkerina ha detto:

    In questi giorni sto leggendo Una mattina a Jenin e sto consumando fazzoletti a non finire, quindi aspetterò un po’ prima di cominciare questo che mi attira molto per quanto hai scritto!

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