Sacré Bleu
Non amo gli autori che si autoriciclano, quelli che si adagiano sugli allori e decidono che un certo stile narrativo, un certo modo di impostare una trama, anche semplicemente un certo tipo di ironia funzionano sempre e, pertanto, non è necessario sperimentare oltre.
Da un autore mi aspetto la capacità di sfidarsi, di crescere, di evolvere prima di finire per annoiarmi.
Ecco, Christopher Moore di certo non corre questo rischio.
Sacré Bleu, suo ultimo sforzo prima dell’imminente “The serpent of Venice”, rappresenta una notevole sfida.
Moore abbandona infatti lo stile dissacrante di Fool e, per certi versi, di Biff per tentare una strada nuova, più concentrata sull’aspetto narrativo, sullo svolgersi della vicenda, sulla descrizione dei personaggi piuttosto che sulla risata improvvisa e travolgente.
L’ironia non manca, sia chiaro, così come situazioni mediamente pruriginose (che tanto divertono Moore) e qualche risata ben piazzata, ma il centro del romanzo è ben altro.
Moore si lancia a cercare di raccontarci il mondo degli impressionisti francesi tramite un elemento comune: il Blu.
E’ il Blu il protagonista del romanzo e tutti recitano un ruolo in sua funzione.
Partendo dalla morte di Van Gogh, Moore racconta una storia di ispirazione e arte, di ricerca e di sofferenza, di passione e di quotidianità, di dolore e di gioie, di muse e di artisti.
Da cosa nasce l’arte?
Cosa ispira un capolavoro?
Qual è il prezzo da pagare?
Ecco, il buon Chris prova a dare la sua risposta.
Poco importa se siate appassionati di arte o meno, se conosciate qualcuno o tutti i pittori che si muoveranno sotto i vostri occhi, ciò che importa è imparare a conoscerne l’animo, quanto meno quello immaginato da un autore come Moore, capace di ricerche e approfondimenti tali da portarci a credere che, in qualche modo, lui abbia davvero assistito a certi fatti.
Non riderete a crepapelle, ma secondo me ne uscirete comunque soddisfatti.
Se poi, come me, non avete una cultura artistica, come dire, adeguata poco male: il libro è comunque godibile, ma il buon Moore ha ben pensato di mettere a disposizione una guida ai capitoli che permetta a chiunque di godere appieno di ogni riferimento.
La trovate qui: http://guide.sacrebleu.info/
Buona lettura, quindi e, mi raccomando, occhio al Blu.
Io non vedo l’ora di avere tra le grinfie “The Serpent of Venice”!!!
E naturalmente il libro che hai appena recensito è nella mia coda di lettura… Il caro, vecchio Chris non si può lasciare in panchina a lungo 😉
Attendo tuoi commenti, ovviamente 😉