L’isola della paura
Detto da me suonerà strano, ma penso di aver sottovalutato Dennis Lehane: l’avevo sempre considerato “soltanto” un grande thrillerista, ma con questo libro la definizione gli va decisamente stretta.
“L’isola della paura” è infatti un thriller molto atipico, in cui inizialmente ci si chiede dove di preciso l’autore voglia andare a parare e quando, finalmente, ci si rende conto di ciò che ha imbastito è troppo tardi e ci si trova immersi realmente nella paura più sottile che uomo possa provare: quella che nasce dalla propria mente, dalla follia propria o altrui, dalla confusione tra realtà e fantasia.
Un libro claustrofobico, onirico, inquietante, che ad un certo punto divide tra la voglia di chiuderlo per tornare nella più rassicurante realtà e quella di leggerlo ad oltranza, per capire, per scoprire e, magari, nella speranza di un lieto fine che mai potrebbe sembrare più lontano.
Cos’è la realtà , ci fa chiedere questo romanzo:
Quella che percepiamo?
Quella comunemente accettata?
E se tutti si mettessero d’accordo per dire che qualcosa è reale finirebbe per diventarlo?
E se noi la percepissimo diversamente quale sarebbe la realtà ?
E se tutti pensassero che siamo matti, il nostro negarlo con veemenza non confermerebbe la teoria?
Un libro da brividi: non quei brividi “violenti” causati da un horror, ma quelli sottili, inquietanti, che percorrono lenti la spina dorsale, che si insinuano in noi nel dubbio che l’incubo sia reale e la realtà un incubo.
Ed ora scusate, ma vado a osservare un minuto di silenzio: questo era l’ultimo romanzo di Lehane che mi mancava, ora andrò in crisi d’astinenza.
Brrrr … certo che con una presentazione così …
Non ho mai letto nulla di Lehane, ho solo visto Mistic river. Ho idea che scriva di cose troppo inquietanti: poi faccio sogni brutti! ;o)
uau mi hai incuriosita, mi sa che me lo vado a prendere!
@Andargas: i romanzi con protagonisti Pat Kenzie ed Angie Gennaro sono a volte duri, ma molto carichi di ironia e godevoli. Mystic river e l’Isola della Paura sono indubbiamente i più inquietanti.
@Laretta: e speriamo ti piaccia, ho sempre paura che qualcuno mi rinfacci una bella recensione di un libro che gli ha fatto schifo :)))
allora…(non si comincia una frse con allora ma me ne f&%$%o simpaticamente) dicevo…allora, ti aiuto in questa tua crisi d’astinenza comunicandoti che a me ne mancano ancora 2(sto leggendo profondo blu di deaver e come recensione siamo 50/50)
è uscito il dvd di gone baby gone……me lo compri papà ??
zeb