Passato
Passato.
Una parola tanto carica di significati da non riuscire a definirne la portata.
“Ormai è passato”, siamo abituati a dire di qualcosa che ci siamo lasciati alle spalle e che non ha più influenza su di noi.
Mentiamo.
Perché il passato ha sempre influenza su di noi.
Le gioie, le emozioni, i dolori, le ferite, le delusioni, le cicatrici sono il bagaglio che portiamo sulle nostre spalle e che ci ha resi ciò che siamo.
Senza il nostro passato non saremmo dove siamo, non saremmo chi siamo.
Anche se a volte vorremmo cancellarne la memoria.
Anche se a volte certi dolori tornano a farsi vivi quando meno ce lo aspettiamo, come sale su una ferita che si cicatrizza ma mai abbastanza in fretta.
Eppure anche il dolore peggiore, anche l’esperienza più traumatica, anche il momento che più vorremmo scordare ci hanno reso chi siamo.
E ci hanno insegnato qualcosa: che possiamo farcela.
Che possiamo superare cose che pensavamo impossibili.
Che possiamo cadere, farci male, pensare di non riuscirci e poi rialzarci in piedi, acciaccati ma vivi.
Che possiamo perdonare ciò che non pensavamo perdonabile.
Che possiamo superare ciò che pensavamo insuperabile.
E sì, ogni tanto quel dolore o quei dolori torneranno alla nostra mente.
Sì, a volte ci sarà anche la paura che quel dolore possa tornare.
E ci sarà la paura di non poter più provare certe gioie.
Ma intanto saremo qui, vivi, più forti.
E se torneranno certi dolori li affronteremo.
E se non ci saranno più certe gioie ce ne saranno di nuove, più grandi, più ricche, più piene, più nostre.
Col bagaglio del nostro passato, ma senza rendercene mai schiavi.
Il nostro passato ci ha definiti, portandoci fin qua.
Ora sta a noi definire il futuro.
Forti di noi stessi.
Forti del nostro passato.
Bel post! Tutto quello che non ti uccide ti fortifica.
E tutto ciò che viviamo ci rende chi siamo. A noi decidere in che modo.
Spero davvero che sia così.
Voglio pensare che un po’ questo post possa essere anche per me.
Grazie.
E’ per te, è per me, è per chi sa cosa vuol dire soffrire.
Non sperare, credici, è l’unico modo.
Grazie a te.
condivido ogni singola parola. ovviamente non riesco ad esprimere il concetto allo stesso modo, ma ognuno ha i suoi talenti.
Ah beh, ma non mi sembra proprio tu non sappia esprimerti, cara,. anzi! 😉
Grazie mille!
tutto vero.
Grazie del commento e della condivisione 🙂
Hai espresso meravigliosamente bene il senso di “passato”….
specialmente, nel mio caso, quando dici che se il passato ritorna si riaffronta..
Ti dico, per me, una parte del mio passato e che anche di mio figlio, e’ entrato prepotentemente tra noi, portandoci in una fase molto delicata della nostra vita, facendoci ancora male….certo si combatte, si affronta, ma, ma…le forze cedono e lo sconforto e gli incubi ritornano…..
Scusa dello sfogo….
Un saluto.
Ma figurati, grazie anzi di aver condiviso.
Ti mando un abbraccio, confidando che gli incubi spariscano presto come sono tornati.
E’ condivisibilissimo questo post e allo stesso tempo “auspicabilissimo”.
Quando lo scoraggiamento è forte, diventa quasi un’impresa riemergere, ma poi non si sa manco come, ritorna la fiducia.
Basta un niente e la speranza, la forza, e perchè no, la voglia di ricominciare a crederci torna. Grazie al nostro passato???!!!!!!!
Forse sì, anche se per certe cose ne avremmo fatto volentieri a meno, ma direi per quanto mi riguarda, più che passato, esperienza.
Ciao bel ragazzo
4p
Esperienza, brava.
E cicatrici che ci rendono ciò che siamo.
Quanto al bel ragazzo, nahhhhh 😉
Ottime riflessioni, come spesso leggo qui.
Volenti o nolenti, il passato si imprime in noi; condivido la prospettiva di rivederlo alla luce del futuro, di una vita che crediamo ancora ricca di possibilità.
Ti ho segnalato per il Versatile Blogger Award. Vedo che hai già ricevuto il premio e mi metto volentieri in coda. Accettalo da parte mia come un segno di stima e apprezzamento. Ti seguo da tempo: mi emoziona il tuo stile, mi coinvolgono i tuoi “racconti” di sentimenti, mi interessano le tue recensioni. Bel lavoro!
A presto
Primula
Assolutamente nessuna “coda”, anzi, si tratta di un gesto di stima che mi fa arrossire, te l’assicuro.
Così come mi fanno arrossire tutti i tuoi complimenti, di cui ti ringrazio di cuore.
A rileggerci presto!
Grazie a te! E non arrossire!! Non sono complimenti detti a caso. Io non scrivo e dico mai quello che non penso e sento davvero.
Buona serata.:-)
Primula