Vita e non-vita

Ieri sera Sweetie ha compiuto un paio di azioni sconvolgenti.

La prima è stata proporre di vederci un DVD, cosa più unica che rara, visto che di solito preferisce guardare i film mentre vengono trasmessi (lo so, sembra assurdo pure a me…).

La seconda è stata quella di farmi vedere un BEL film, che dati i suoi soliti gusti è forse ancora più sbalorditiva della prima.

Il film era The Hours, con quelle tre grandi attrici che sono Meryl Streep, Nicole Kidman e (sigh, quant’è bella) Julianne Moore.

Non sto a raccontarne la trama, visto che è un film da seguire momento per momento ed in cui le vicende di tre donne distanti per luoghi e tempi (tra cui Virginia Wolf interpretata dalla Kidman) si intersecano in maniera imprevedibile ma precisa.

Quello su cui vorrei soffermarmi è, invece, uno dei messaggi più forti del film: la vita contro la non-vita.

Le tre protagoniste (ed anche alcuni non protagonisti) hanno in comune il ritrovarsi a vivere vite ridotte a semplici esistenze, in cui il battito vitale è sparito da tempo ed in cui ogni minuto perde il suo sapore che lo rende diverso da tutti gli altri (i 60 secondi di Kiplingiana memoria, insomma); in queste situazioni le scelte sono due e radicalmente opposte: lottare per ricominciare a vivere realmente e riconquistare quei battiti perduti oppure perdere definitivamente e lasciarsi morire (o continuare a non-vivere, che poi non è così diverso).

Ecco, vedendolo mi sono ricordato di quando io davanti a questa scelta mi ci sono trovato e, magari inconsciamente ma magari no, ho deciso di lottare e, nel contempo, di stravolgere tutto, perdendo quel che avevo, facendomi dare del pazzo da più di una persona, ma riconquistando la cosa più importante di tutte: me stesso e la mia vita che aveva cominciato a galleggiare piuttosto che a navigare.

Mi sono ritrovato nelle frasi che una delle protagoniste dice verso la fine ("Feci una scelta, scelti di vivere invece di morire e tutti mi odiarono per questo. Ma scelsi di vivere") e, soprattutto, nella reazione che ha un’altra protagonista nel sentirle: un bacio di vera, pura e semplice passione a colei che è sua compagna da 10 anni ed uno sguardo di speranza, quella speranza che aveva perso da tempo.

Ecco, io tempo fa ho scelto di vivere e sono certo, conoscendomi, che se mai dovesse ripresentarsi la situazione farei altrettanto.

Costi quel che costi.

Bel film

PS: striscia in stand-by, abbiate pazienza…

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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8 risposte

  1. Mony76 ha detto:

    Allora è questo il film dove la Kidman impersona la Woolf, sai lo stavo cercando, controllavo l’agenda di Sky per vedere se lo davano, ma non ricoradvo bene il titolo… me lo segno, si sa mai… :-p

    Grazie dell’aiuto! 😉

  2. Hibernia ha detto:

    Io ho visto il film e ho letto pure il libro di Michael Cunningham, che ti consiglio. E’ un film molto profondo, molto bello e coinvolgente.

    Si, capita a molti di trovarsi in questa situazione. Anzi, capita a tutti almeno una volta nella vita (e una volta significa essere fortunati). Ma reagire, a volte, è difficilissimo, perchè ogni scelta comporta una conseguenza. E magari la conseguenza a volte comporta la perdita di una certa stabilità . Ma la domanda che tutti si dovrebbero porre è: mantengo la stabilità  acquisita ma mi lascio sopravvivere in questo modo oppure abbandono la stabilità  ma vado di nuovo verso la vita e verso una nuova stabilità ? E’ una scelta difficile. Ad ogni modo, in ogni caso, io sceglierei sempre di vivere.

    Scusa questo mio lungo commento, ma il tuo post stavolta mi ha veramente coinvolto.

  3. alidipanna ha detto:

    Sono contenta che tu abbia fatto questa scelta, così ti ho conosciuto, così mi hai rifatto il template, così mi pagherai un caffè..:-)

  4. caterinapin ha detto:

    Anch’io tempo fa ho fatto lo stesso ed è stato magnifico, liberatorio e… VITALE!

    Certo, in seguito, questa scelta non ha dato i frutti sperati, ma mi ha fatto capire che bisogna sempre lottare per rimanere in vita.

    La non-vita, come dice il termine, porta alla morte interiore.

    Non ho visto il film ma ho letto il meraviglioso libro dal quale è tratto.

    Per la cronaca, Julien Moore è la mia attrice preferita: brava, bella e algida…

    Un abbraccio e un bacione a te Aries che hai avuto il coraggio che tanti non hanno…

    Chapeau!

    Cate 😉

  5. Miai ha detto:

    Lo sai, anche io preferisco che mi si dia della pazza piuttosto che guardare la mia vita scivolare via. Quella sì che sarebbe una follia…

    :-***

  6. Aries ha detto:

    @Cate: grazie di cuore di tutti i complimenti e… sono lieto che anche tu apprezzi quanto me la Moore 😉

    @Miai: sono in buona compagnia, vedo 🙂

  7. Charlotte81 ha detto:

    In ritardo, ma ci sono.

    Per prima cosa volevo dire che capisco benissimo Sweetie, perchè io preferisco sentire un programma radio in diretta piuttosto che il podcast. Non so dire cosa cambi, ma è così.

    E poi aggiungo che conosco diverse persone che vivono nell’insoddisfazione per non rischiare di uscire da una situazione di sicurezza: fa tristezza, ma è anche vero che ci vuole molto coraggio a fare la scelta opposta. Per cui Aries, confermi sempre di più di essere il tipo di persona che mi aspettavo 🙂

  8. Aries ha detto:

    Grazie, davvero, mi fai arrossire tutto (e sì, che sono tanto 😉 )

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