Grazie (ennesimo post celebrativo, fatevene una ragione)

Lo so, non si fa, non è educato celebrare, che poi sembra di vantarsi.

Giuro che di solito lo faccio il meno possibile: quando qualcuno mi fa complimenti su Twitter, ad esempio, non li retwitto mai (ma li conservo gelosamente tra i preferiti, quello sì…) e quando capita dal vivo tendo ad arrossire e imbarazzarmi (potete anche non crederci, ma giuro sui tre mangiacroccantini a tradimento che è così).

Però quando si tratta di questo blog non ci riesco, è inutile, perché gli devo tanto e non posso non sottolineare ogni piccolo o grande traguardo che raggiunge.

Così abbiamo superato i 225.000 contatti.

Siamo a 225.133 in questo momento, per la precisione.

Non starò più a raccontare il come e quando nacque questo blog (o meglio, il suo predecessore), né le tante cose che sono cambiate da allora, sono cose che chi mi segue sa ormai da tempo e gli altri possono andare a recuperare, se vogliono.

Quel che voglio dire è, semplicemente, grazie.

Per le visite (225.000 e rotte, si era capito?)

Per i complimenti (alcuni, ricevuti in questi giorni, mi hanno fatto veramente camminare a mezz’aria).

Per i commenti (che non bastano mai).

Per avermi fatto scoprire che amo scrivere e (soprattutto) c’è a chi piace quel che scrivo.

Grazie, perché (e non esagero) la mia vita attuale e i miei sogni sarebbero ben diversi ora se tutto questo non ci fosse.

Grazie.

Torta?