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Ogni tanto ti sogno, sai?
L’ultima volta è stata qualche notte fa.
Ho sognato prima te, poi papà, non insieme.
E come sempre avviene da anni a questa parte la sensazione che provavo nel sogno e al risveglio era divisa: da una parte la gioia di vederti in vita, di essere con te, dall’altra la contrapposizione tra la persona che ero e quella che sono, il timore che tutto ciò che ho costruito si rivelasse una sorta di sogno illusorio.
D’altronde sono sedici anni e mentirei se dicessi che sembra ieri.
Sedici anni, innumerevoli vite, tante pelli cambiate per diventare quel che sono e non so neanche se quel che sono ti piacerebbe.
Ho fatto scelte che avresti disapprovato.
Ho preso strade che mi avresti sconsigliato.
Ho avvicinato persone che evidentemente avresti voluto tenermi lontano.
E sai cosa?
Ne sono fiero.
Mi guardo allo specchio e lo faccio a testa alta, perché mi rendo conto che semi che per te erano spesso di apparenza sono germogliati in me nella sostanza.
E mi manchi, certo che mi manchi, mi mancherai sempre, ma si avvicina il giorno in cui avrò passato più della mia vita senza te che con te e, alla fine, penso di aver fatto un buon lavoro.
Ho fatto tante cazzate (ma anche voi ne avete fatte, ben più grandi) e ne farò sicuramente ancora, ma mi sono preso sempre le mie responsabilità (cosa che voi non sempre avete fatto) e ho sempre imparato da errori e lezioni.
Mi manchi, ma se fossi qui forse non sarei quel che sono ora.
O se lo fossi passeremmo il tempo a litigare per quanto sono diverso da ciò che vorresti (salvo poi vantarti coi tuoi parenti).
Mi manchi.
Ti ho sempre in me.
Ma ho smesso di guardarmi indietro.
Ora guardo avanti.
Stai a vedere che cosa ti combina tuo figlio.
Ti voglio bene, Mamma.
Non ti conosco personalmente, e come si fa allora a dire ad una persona che non si conosce ti voglio bene?????? Sembra una cosa esagerata, fuori luogo, senza storia, senza trascorso è un po’ “utopistico” no??????
Eppure sento di dirti così, non so, ma per scrivere queste righe credo che tu abbia avuto una vita travagliata dalla quale sei emerso in maniera splendida.
Perchè non è facile riuscire ad essere così obiettivi col proprio io.
I se e i ma, deduco da quel che leggo, tu li abbia analizzati fino all’osso.
La sfera sentimentale della tua infanzia, adolescenza e da giovanotto pare non ti abbia donato gran che, e nonostante ciò ne viene fuori un bene non assoluto, non scontato, ma capito anche se non giustificato.
Sei grande Aries, sei pieno d’amore e di sensibilità.
Un abbraccio
4p
Ti ringrazio di cuore, davvero.
Lasciami aggiungere che non è che non abbia ricevuto affetto in infanzia/adolescenza, ma alcune delle fondamenta su cui si basavano convinzioni su cui sono creduto sono state minate negli anni e ho dovuto “ricostruire” il mio rapporto col passato.
In realtà di cose da dire ce ne sarebbero, ma purtroppo in pubblico non è il massimo…
Però, davvero, grazie.
va là che noi figli fatti un po’ così, siamo l’orgoglio delle nostre mamme e la tua lo sarebbe, visto l’immane lavoro che hai fatto in tutto questo tempo per diventare quello che sei ora, un uomo sereno che sa trasmettere serenità
Sereno non lo so, ma mi fa piacere trasmettere serenità 🙂
che post, perché è cosí che dovrebbe proprio essere tra mamme e figli…ti saprò dire 😉
🙂 :*
Sigh… :’-)