La pioggia di marzo (embé?)
Si sa che io faccio le cose di testa mia sempre e comunque (o giù di lì), pertanto mi sembra normale che il 26 settembre, con tutte le canzoni settembrine che potrei citare, mi metta in testa di parlare di un pezzo dedicato a marzo.
Perché?
Se volessi essere conciso direi semplicemente “perché mi piace e sul mio blog pubblico quel che mi pare”, ma dato che come ben sapete non sono (sempre) così antipatico, cerco di dire qualcosa in più.
“La pioggia di marzo”, versione italiana di una canzone brasiliana intitolata “Águas de Março”, fu adattata in italiano da Ivano Fossati e incisa, tra gli altri, da una Mina in splendida forma nel 1973 o giù di lì.
Ma che cos’è “la pioggia di marzo”? Cos’è questa canzone?
E’ poesia vera messa in musica.
E’ fotografie di parole e note.
E’ impressioni che passano davanti agli occhi.
E’ il suo rumore mentre li chiudete.
E’ la gioia della natura che ricomincia.
E’ il gioco dell’acqua tra il freddo della neve passata e il caldo dall’arsura futura.
Ed è speranza, ascoltate in una grigia sera di settembre, per ricordare che magari bisognerà aspettare un po’, ma dopo la pioggia di settembre arrivare quella di marzo… e se ci pensate non sono poi così diverse.
In radioblog
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E mah è forse è quando tu voli rimbalzo dell’eco è stare da soli
è conchiglia di vetro, è la luna e il falò
è il sonno e la morte è credere no
margherita di campo è la riva lontana
è la riva lontana è, ahi! è la fata Morgana
è folata di vento onda dell’altalena un mistero profondo
una piccola pena
tramontana dai monti domenica sera è il contro è il pro
è voglia di primavera
è la pioggia che scende è vigilia di fiera è l’acqua di marzo
che c’era o non c’era
è si è no è il mondo com’era è Madamadorè burrasca passeggera
è una rondine al nord la cicogna e la gru, un torrente una fonte
una briciola in più
è il fondo del pozzo è la nave che parte un viso col broncio
perché stava in disparte
è spero è credo è una conta è un racconto una goccia che stilla
un incanto un incontro
è l’ombra di un gesto, è qualcosa che brilla il mattino che è qui
la sveglia che trilla
è la legna sul fuoco, il pane, la biada, la caraffa di vino
il viavai della strada
è un progetto di casa è lo scialle di lana, un incanto cantato
è un’andana è un’altana
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è mah è forse è quando tu voli rimbalzo dell’eco
è stare da soli
è conchiglia di vetro, è la luna e il falò
è il sonno e la morte è credere no
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
è la pioggia di marzo, è quello che è
la speranza di vita che porti con te
“perchè mi piace e sul mio blog pubblico quello che mi pare”….sei un grande, sei il mio mito, il mio faro….
Ma grazie cara 🙂
E’ sempre un gran piacere leggerti.
E’ fotografia di parole e note, è il gioco dell’acqua tra il freddo della neve passata e il caldo dell’arsura futura, bellissimo.
4p
Il piacere è mio, te l’assicuro 🙂