Ricatto Mortale

Richard Matheson è entrato nella mia libreria da relativamente poco tempo, da quando ho deciso di leggere il suo romanzo più famoso.

Da allora, devo ammetterlo, faccio fatica a non comprare qualunque libro che abbia in copertina il suo nome, complice anche il fatto di essere uno dei pochi autori in grado di variare completamente non solo il proprio stile narrativo ma anche i generi che riesce ad andare a toccare.

Se, quindi, (e cito solo i libri letti da me) in “Io sono Leggenda” avevamo una netta vena Horror (anche se fortemente intimista), se in “Io sono Helen Driscoll” ci trovavamo davanti al paranormale ed al suo rapporto con un normale essere umano e se in “Tre millimetri al giorno” avevamo una trama dalle basi assolutamente fantascientifiche, ecco che “Ricatto Mortale” (pessima traduzione del ben più evocativo “Someone is Bleeding”) è un Noir che rispetta tutti i più classici canoni del genere.

Abbiamo il protagonista (voce narrante) che si trova in una nuova città  ed in una nuova vita, abbiamo un incontro fatale con una donna che (si sa già , è praticamente nel contratto) lo farà  impazzire di amore e dolore, abbiamo omicidi più o meno misteriosi, abbiamo azione, abbiamo coincidenze fin troppo particolari.

La narrazione è fluida, viva, degna di Matheson e la trama fa forse un po” acqua in alcuni punti, giustificata solo dall”anno in cui è stato scritto (1953) e dalla giovane età  dell”autore ai tempi.

La cosa intrigante in praticamente tutti i romanzi di Matheson, compreso questo, è la capacità  dell”autore di inserire elementi più o meno “innovativi” in trame altrimenti prevedibili: anche in questo avviene, forse in modo meno evidente per i motivi succitati, ma ciò che alla fine viene fuori dei personaggi coprotagonisti è sicuramente non del tutto scontato, soprattutto pensando all”età  del romanzo; il finale, poi, fa scorrere ben più di una goccia fredda lungo la schiena.

Un romanzo ben gradevole, quindi, che fosse stato scritto un decennio dopo, con l”esperienza in più acquisita da Matheson, sarebbe stato forse un piccolo capolavoro del genere.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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