Il manuale del contorsionista

Cosӏ un contorsionista?

La risposta ovvia è quella che andiamo a leggere sul vocabolario, certo, ma proviamo ad allargare un po” il concetto, che dite?
Allarghiamolo, per fare un esempio, alla vita di qualcuno nato con un difetto fisico (una mano con sei dita) in una famiglia certo non altolocata.

Immaginiamo che questo qualcuno cresca con un padre quasi sempre in carcere che gli insegna solo dei giochi di prestigio e che soffra di mal di testa tanto forti da costringerlo ad overdose di farmaci spesso inutili.

Immaginiamo che, a causa di queste basi, la vita di questo qualcuno non sia certo una gran base di partenza.

Immaginiamo anche che questo qualcuno scopra che la sua più grande abilità  è copiare: copiare documenti, certificati, atteggiamenti.

Copiare, alla fine (o all”inizio), vite.

Già , perché invece di costruire sulla propria vita, invece di proseguire su una strada dissestata ancora prima di cominciare a percorrerla a dovere, il protagonista scopre quant”è più facile, quant”è più stimolante, quant”è più “vivo” diventare un altro, costruirsi un nuovo nome, un nuovo passato e, magari, un nuovo futuro: unici punti in comune delle tante identità  che assumerà  col tempo? Le droghe, le overdose ed i mal di testa.

Ecco il contorsionista del titolo: una persona che si barcamena tra gli incastri di tante vite così come un contorsionista lo fa sul palco; si adatta, si piega, si schiaccia e poi si rialza, sorridente come prima, nascondendo le ferite ad un pubblico che mai dovrà  scoprirle.

E’ un contorsionista speciale: qualcuno che ha visto il peggio, che sa affrontarlo ma sa anche quando non farlo, quando non ne vale la pena, quando abbassare la testa è il modo migliore per passare inosservati.

E’ un contorsionista che guarda il mondo con occhio quasi distaccato, tranne quando sbatte la testa contro un muro di dolore… o tranne quando incontra un”anima fin troppo affine, l”unica che potrebbe interrompere questo tipo di vita… o forse no.

Un libro strano, che si legge volentieri, in modo rapito, a volte quasi morboso: parla all”istinto prima che alla mente e questo per molti più essere un difetto, ma per qualcuno, me incluso, è senz”altro un pregio.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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4 risposte

  1. widepeak ha detto:

    forse non ho letto con attenzione…ma chi è l’autore? e poi ancora, hai sicuramente presente il film con Di Caprio sullo stesso tipo di personaggio? anche quello un film imprevisto, ma affascinante…

  2. Aries ha detto:

    Effettivamente non ho scritto l’autore, si tratta di Craig Clevenger.

    Ho ben presente il film di cui parli, tratto se non erro da una storia vera: la prima differenza che mi viene in mente è indubbiamente il tipo di atmosfera che si respira; nel film con Di Caprio è quasi sempre abbastanza scanzonata ed "ottimista", mentre qui ci troviamo davanti a toni molto più vicini a quelli di un Palahniuk (da quel che so di quest’ultimo, che è ancora in coda di lettura).

  3. LadyAster ha detto:

    Interessante, decisamente, tanto che credo lo cercherò… Sperando di riuscire anche a leggerlo prima o poi -asd
    Di Palahniuk ho letto "Soffocare", strano per certi versi, affascinante per altri.

    E a quale film vi riferivate?

    _L*_

  4. Aries ha detto:

    Buona ricerca: io ho faticato un po’ a trovarlo, spero tu ci riesca più facilmente 🙂

    Il film è "Prova a prendermi", con Di Caprio e Tom Hanks 🙂

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