Che tristezza

Ci sono tanti aspetti del mondo virtuale che possono far storcere il naso, ma in questi giorni stavo riflettendo su uno in particolare: i “commenti civetta”.

Niente di misterioso: ogni tanto passa su qualche blog (questo incluso) qualcuno a cui non potrebbe fregar nulla del blog stesso ma che, semplicemente, vuol farsi “pubblicità “.

Pubblicità  di cosa? Direte voi.

Che razzo ne so? Rispondo io.

Fatto sta che sembra che anche in rete la “pseudo-fama”, benché totalmente inutile ed irreale, sia una specie di meta da raggiungere a tutti i costi: se poi il sito a cui si vogliono aumentare i contatti è anche uno specchietto per le allodole meglio ancora, no?

Il problema è che chi lo fa poi non è molto sveglio o, semplicemente, fa parecchia pesca a strascico: inizia da un blog e poi a catena sui vari blogs linkati dal primo, sperando che prima o poi qualcuno “risponda alla chiamata”.

Poi ovviamente esistono le versioni più o meno esplicite, da chi chiede esplicitamente di essere linkato a chi, banalmente, lascia un commento assolutamente vuoto e tendenzialmente uguale su tutti i blog sperando di “farsi notare”.

Per non parlare poi di quelli che fanno “attacco diretto” mandando direttamente pm o richieste di amicizia a gente che non conoscono (e qui si potrebbe aprir un capitolo a parte sui tentati intorti, che però non conosco per esperienza diretta, non essendo una leggiadra pulzella e quindi salvandomi da certi tentativi).

Ecco, siccome immagino si sia capito quanto trovo tristi tali pratiche, vorrei tranquillizzare tutti coloro che d’ora in poi passeranno di qua con le intenzioni suddette e non semplicemente per leggere i miei sproloqui:

1. se linko un blog è perché l’ho letto e mi è piaciuto e ritengo interessante ciò che il proprietario di quel blog ha da dire; non linko per scambio perché non me ne potrebbe fregar niente della quantità 
2. se aggiungo un amico su splinder è perché almeno ho avuto qualche contatto, virtuale o reale, con tale persone e ritengo ci sia o ci possa essere affinità 
3. i commenti del tipo “bel blog, mi linki” sono sicuramente ignorati, a volte direttamente cancellati
4. i commenti fac-simile scritti in una sera su più di un blog danno l’impressione di essere assimilabili a quelli più espliciti succitati

e, soprattutto, il quinto punto:

se DAVVERO ritenete di misurare la vostra “fama” con quanta gente vi linka, beh, FATEVI UNA VITA VERA, che ne avete bisogno.