Sant’Elena

Ieri era il 18 Agosto, Sant’Elena, l’onomastico di mia madre.

In casa mia gli onomastici sono sempre stati date un po’ particolari: in molte famiglie non vengono minimamente considerati, ma da noi erano l’occasione per un pensiero carino, per una torta, per gli auguri, per far sì che fosse una giornata un po’ speciale; soprattutto mia madre amava queste cose, mentre mio padre è sempre stato piuttosto "pratico".

Praticamente ogni 18 agosto che ricordi l’abbiamo trascorso nella casa dove tutt’ora vive mio padre: quella era in origine la nostra casa delle vacanze, la casa di campagna, e dalla fine delle scuole fino a settembre (fatto salvo il periodo trascorso al mare) si stava lì, con mio padre che faceva il pendolare quando non aveva ferie.

Dicevo che ogni 18 agosto che ricordi eravamo lì e ricordo perfettamente quando mi svegliavo in tarda mattinata e scendevo dalle scale sentendo magari il profumo di una torta o di qualche piatto speciale, oppure quando con mia madre e la sua migliore amica approfittavamo della giornata per fare una splendida gita sul Lago Maggiore, partendo da Arona e traghettando fino a Locarno, dove facevamo scorta di cioccolata: era diventata una specie di tradizione a cui non sapevamo rinunciare.

Un’altra specie di tradizione nacque quasi per gioco: mia madre si lamentava sempre che mio padre non le regalasse mai dei fiori per quel giorno (considerando che abbiamo sempre avuto parecchie piante fiorite, tra rose, gladioli e via dicendo, nei nostri orti)… così mio padre un anno ben pensò di farle sì trovare dei fiori sul tavolo la mattina… ma si trattava di fiori di zucca! Così, diceva, si univa l’utile al dilettevole e lei li poteva fare in frittella per pranzo… carino, nevvero? Fatto sta che divenne una piccola tradizione che, sotto sotto, divertiva un sacco anche mia madre: tutt’ora la mattina del 18 agosto mi viene da chiedermi se mio padre abbia raccolto i fiori di zucca.

Ieri era il 18 agosto e sono andato a fare gli auguri a mia madre: un mazzo di fiori che spero non appassiscano subito, un piccolo lumino e tante parole confuse, come sempre da 10 anni a questa parte.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

Potrebbero interessarti anche...

9 risposte

  1. marcyblog ha detto:

    @tutti i lettori di Aries (che non lo conoscono di persona): se volete conoscere la vera sensibilità  e tutta la dolcezza della persona che ha scritto questo delicatissimo pezzo non avete altro che da leggere e rileggere queste parole…è proprio così nella sua vita reale…è “bello” così…

  2. Aries ha detto:

    @Marcy: grazie. Di cuore.

  3. Mamiga ha detto:

    Anche se ti leggo da poco, devo dire che queste righe mi hanno toccato il cuore. Davvero.

    Mamigà 

  4. Aries ha detto:

    @Mamigà : ne sono veramente lieto. Grazie davvero tanto.

  5. Blutriskell ha detto:

    @Marcy: Credo che tu sia fortunata a conoscerlo di persona deve essere un amico speciale.

    @Aries: Che pensiero carino! Anche la mia mamma tiene in modo particolare agli onomastici, mi fa sempre gli auguri il 24 luglio (santa Cristina) e il 15 Agosto (santa Maria)

  6. Aries ha detto:

    @Blutriskell: grazie dei complimenti… non so se sia un pensiero carino, so solo quanto ci teneva quand’era in vita ed ho sempre voluto continuare a farglieli anche da quando non c’è più.

  7. latrudy ha detto:

    E’ dolcissimo il modo in cui parli di lei.. ed il ricordare con un mazzo di fiori un giorno a lei così caro..

    le tue parole mi hanno commossa..:°)

  8. penpal ha detto:

    oddio, Aries, mi hai fatta piangere … 🙁 non mi piace piangere …che bello questo post …

    UFFA! NON MI PIACE PIANGERE!

    Barbara … 🙁

  9. Aries ha detto:

    @Barbara: scusa, non volevo tu piangessi :(… però grazie del bel commento. Un abbraccio.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner