72. Il passato

smiling women embracing in park
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Dato che anche in questo post partirò da qualcosa visto su TikTok si potrebbe pensare che ci passi fin troppo tempo, il che non è necessariamente falso, sebbene sicuramente il tempo trascorsoci sopra è diminuito parecchio rispetto al 2020.

C’è da dire, però, che – come dice Stefano Vizio in una puntata recente del podcast di Matteo Bordone – TikTok è una finestra estremamente interessante sul mondo e, pur con un algoritmo che finisce per proporre cose inquietantemente affini a noi, riesce a essere molto utile per scoprire trend, informazioni, mode e modi di pensare vicini a noi o diffusi all’estero.

Uno dei trend che va per la maggiore in questo periodo si appoggia su un audio di un uomo che chiede a un amico di dirgli qualcosa per farlo arrabbiare: nell’originale la frase è ”Boba Fett is better than Mando”, che ogni fan delle recenti serie di Star Wars riconoscerà nella sua gravità, tant’è che il personaggio originale risponde con un ”yes, it will do it” (sì, direi che va bene).

Come sempre avviene in questi casi l’audio viene poi riutilizzato con dei sottotitoli diversi, così che la frase che fa arrabbiare sia adatta alla persona che sta riproponendo l’audio (è più difficile da spiegare che da vedere, ve l’assicuro).

Ovviamente, proprio perché TikTok mi conosce, buona parte dei video che mi capitano con questo audio hanno spunti nerd o femministi o su altri argomenti che mi sono cari, ma qualche giorno fa sono andato a cercare per curiosità i vari video fatti, giusto per spulciare nella creatività delle persone.

Restando basito.

Accanto, infatti, a video più o meno riusciti o divertenti ce n’erano molti, veramente molti, in cui la frase generatrice di arrabbiatura era sulla falsariga di ”ləi ha avuto/ha visto nudə/ha baciato altre persone prima di me”.

Si potrebbe obiettare da subito che le persone in questi video siano molto giovani, il che posso assicurare che non è poi così vero, ma anche fosse avremmo una problematica legata all’educazione sentimentale e sessuale di questə ragazzə e i responsabili siamo noi delle generazioni precedenti.

Senza andare a parlare di quanto la gelosia sia stata usata nei decenni come impropria dimostrazione di vero amore (se è gelosə vuol dire che ci tiene), con conseguenze fin troppo note, qui stiamo parlando di una forma che a radicarsi ulteriormente nell’insicurezza di un individuo: l’idea che la persona che amiamo e con cui stiamo non debba aver avuto nessun tipo di contatto intimo con nessuno prima di noi, che il fatto che ci sia stato vada a sminuire in qualche modo la persona stessa o il rapporto che ha con noi ora.

Un pensiero che se un adolescente può in qualche modo accarezzare per questioni anagrafiche deve comunque svanire il prima possibile o diventerà un veleno mentale che non potrà mai portare nulla di buono, né per la persona in questione per quelle con cui si relazionerà in futuro.

Non è solo questione di necessità di spezzare il legame gelosia/amore, ma anche e soprattutto quella di arrivare alla consapevolezza che l’esistenza di un passato non minaccia il presente, che l’aver avuto esperienze non va a togliere nulla a ciò che quella persona vive con noi ora, perché noi siamo noi e quell’alchimia, quella dinamica, quel rapporto è solo nostro ed è tutto ciò che conta.

Ovviamente questo non significa non dover provare fastidio per determinati eventi, situazioni o persone passate: ci sono mille motivi per cui questi sentimenti possano essere validi e giustificati. Se so che la mia partner è stata con qualcuno che l’ha ferita è ovvio che io provi astio verso quella persona, per dirne una.

Qui non stiamo parlando di situazioni singole e strettamente personali: stiamo parlando dell’essere gelosi per il semplice fatto che l’altra persona abbia avuto una vita prima di noi.

Ecco, quello che mi ha preoccupato di quei video è che essendo molto condivisi e molto virali finiscono per confermare la normalità di un sentimento che invece deve essere combattuto: vedere dieci, cento, mille persone che ripropongono miei pensieri negativi farà sì che quei pensieri si rafforzino e pongano radici e l’unico modo perché non avvenga – essendo impossibile fermare la diffusione – è che intorno a me si mostri che le cose stanno diversamente.

Certo, mi rendo conto che arrivato a 48 anni sia abbastanza facile per me dire che è inconcepibile pensare che una persona con cui stai non abbia una vita passata, ma non basta l’eta a smontare quel meccanismo e, nel frattempo, sarebbe salutare per tutti aiutare adolescenti e non più tali nel percorso di consapevolezza che renda questo tipo di pensiero incapace di attecchire.


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Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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