66. Un anno o dieci

two women sitting on pavement near painted wall
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Stasera ho avuto una chiacchierata telefonica con un’amica che non sentivo da tempo, che ho aggiornato su un po’ degli sviluppi della mia vita degli ultimi mesi.

Ci conosciamo ormai da anni e tra me, lei e il suo compagno ci sono sempre stati enormi stima, affetto e piacere nello stare insieme.

Eppure ci sentiamo raramente e ci vediamo ancora meno: in questo momento è un anno preciso dall’ultima volta che sono andato a trovarli, mentre i contatti da allora penso si contino sulle dita di una mano, tant’è che – appunto – ancora dovevo raccontarle di tante cose.

Inutile dire che – soprattutto in un periodo come questo dove mi sono sentito dire cose ben poco piacevoli per quanto infondate – è stata una ventata d’aria fresca, un parlare con qualcuno di cui non solo senti l’affetto ma che in qualche modo è al contempo parte della tua vita per intimità e al di fuori per quotidianità, che sembra una contraddizione ma non lo è e, anzi, può essere una combinazione estremamente preziosa.

Quando è arrivato il momento di salutarci abbiamo iniziato a pianificare di vederci e abbiamo ribadito quanto sia sempre piacevole sentirci. E al mio sottolineare che – appunto – effettivamente ci sentiamo troppo poco mi ha detto una cosa che può sembrare scontata ma non lo è affatto.

“Sei mio amico e lo vedo anche da questo, dal fatto che possiamo sentirci una volta all’anno o dopo dieci anni e sarà sempre come se ci fossimo salutati la sera prima. E per me questa è la discriminante”.

Ecco. Per quanto ovviamente mi spiace non vivere alcune persone come vorrei, per quanto sia convinto che se stai bene con qualcuno sia auspicabile che possa avvenire il più spesso e a lungo possibile, resta il fatto che sapere che c’è qualcuno che nei tuoi confronti ha questo tipo di legame (ovviamente ricambiato), che ci sarà sempre anche solo con uno squillo (e – di nuovo – la cosa vale reciprocamente), che sarà sempre possibile avere un confronto stimolante assieme a momenti di cazzeggio puro, è cosa di cui essere grato.

E io lo sono eccome.


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Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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