Etica e correttezza
A fine settembre lo stesso cliente che a marzo tirò i remi in barca facendomi credere non ci fosse lavoro ma provando ad affidarlo a uno stagista che fece solo danni smise di girarmi lavori. Considerando che lui aveva due giornate alla settimana riservate, dopo una settimana gli feci notare che non potevo tenere giornate bloccate senza che poi mi girassero del lavoro e che pertanto avrei atteso loro indicazioni.
Mi risposero che erano d’accordo e che stavano aspettando di sbloccare alcune cose per procedere.
Non li ho più sentiti da allora.
Oggi, mentre facevo altro, ho scoperto per puro caso una cosa che stavo già sospettando da tempo: a ottobre (che strana coincidenza, vero) hanno assunto uno sviluppatore interno; ho approfondito (perché sono stupidi e ho ancora accesso ai progetti a cui ho lavorato) e ho scoperto che il nuovo sviluppatore ha messo meno non solo a progetti a cui avevo collaborato ma anche a uno che ho creato interamente da zero e che sostanzialmente era risultato solo dei miei sforzi.
Comunicazioni a me? Nessuna.
Ora, ovviamente è nel pieno diritto del cliente decidere che vuole lavorare solo con forze interne da un certo momento in poi e fa parte del mio lavoro accettare il rischio che accada; però ci sono modi e modi e sparire senza comunicazioni è una dimostrazione di scorrettezza e mancanza di etica che continuano a lasciarmi basito.
Dopo più quasi dieci anni di collaborazione semicontinuativa e quasi il doppio di collaborazione saltuaria sarebbe stato corretto semplicemente avvisare: “guarda, abbiamo deciso di lavorare internamente, per cui ritieniti libero da futuri impegni; se ci sarà occasione di girarti altro lavoro ti faremo sapere”. Semplice, corretto, rispettoso.
E invece no. Si è preferito fare ghosting professionale, lasciando in sospeso qualcuno che ha sempre lavorato al meglio ma ha anche parato il culo in più di un’occasione.
Ma, d’altronde, il comportamento di inizio anno aveva lasciato intuire la vera natura di queste persone.
Che dire? Io per fortuna ho ancora abbastanza lavoro per campare e col tempo probabilmente troverò nuovi clienti una tantum o continuativi. Loro, invece, l’etica del lavoro sicuramente non la scopriranno mai, ma confido che le loro azioni abbiano ripercussioni karmiche prima o poi.
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