Storie di un podcast – Ep. 3

Lo ammetto, sarei molto tentato in questo momento di non scrivere dell’episodio dedicato a Neil Gaiman, ma di quello che ancora deve andare in onda, dati i contrattempi avvenuti.

Dato, però, che cerco di essere un omino ordinato, ci sarà tempo per quello. Concentriamoci su Neil, che tanta soddisfazione ci sta dando.

Quando abbiamo iniziamo a stilare un elenco di argomenti per il podcast, Gaiman è stato ovviamente uno dei primi che ho citato: della mia passione ben si sa, ormai, ma a prescindere era un argomento che non poteva non essere toccato, anche in vista dell’uscita della meravigliosa Good Omens (l’avete vista, a proposito?).

Orbene, definito che se ne sarebbe parlato, il problema successivo era l’ospite. Già, perché chiunque avessimo chiamato doveva quanto meno eguagliare la mia passione e la nostra conoscenza in merito, altrimenti non avrebbe avuto senso averlo come ospite.

Lo ammetto, le idee hanno scarseggiato a lungo, tanto che sono arrivato a chiedere Gaiman stesso un retweet (che mi ha concesso con mia somma gioia) per provare a cercare qualcuno che fosse interessato e adeguato.

Quando ci si rivolge direttamente alla fonte

Poi, a un certo punto, l’illuminazione. Penso che tutti conoscano Tegamini, una delle persone più in gamba, competenti, simpatiche e nerd si possa incrociare in rete. Non so perché, avevo completamente rimosso che lei stessa più volte si era definita appassionata di Neil e, con mia enorme invidia, aveva anche avuto modo di incontrarlo a New York.

C’era, ovviamente, il piccolo problema che non ci conoscevamo e che, avendo lei tanti impegni e un’ancora più ampia visibilità, poteva legittimamente non essere interessata alla nostra giovane creatura audio. Niente di più falso: Francesca si è dimostrata gentile, disponibile ed entusiasta all’idea. Avevamo l’ospite, e che ospite!

La pianificazione ha richiesto un po’ di abilità a Tetris. Francesca, come dicevo, è molto impegnata, ma c’era anche la questione di riuscire a fare uscire il podcast a ridosso di Good Omens e di impegni vari miei e di Giuseppe (inclusa la mia trasferta a Londra per la presentazione proprio della serie. Sì, ho di nuovo perso Gaiman nel backstage).

Non nego che abbiamo trascorso le settimane di attesa con una buona dose d’ansia: tenevamo molto all’episodio e volevamo che tutto andasse alla perfezione per rendere onore a Gaiman, a Polo Nerd ma anche all’ospite.

Nel frattempo si definiva la scaletta. Ho recuperato addirittura una vecchia retrospettiva che avevo pubblicato secoli fa su Corpi Freddi e sono andato a rileggermi le recensioni scritte qui sopra man mano che lo leggevo.
E, en passant, mi sono reso conto di quanto è cambiata la mia scrittura, al punto da chiedermi come facessero a piacere quegli articoli o post.

Il risultato è che ci siamo divertiti un mondo. Tegamini si è dimostrata assolutamente perfetta, oltre che competente tanto quanto immaginavamo, e l’episodio ha finito per essere il più lungo finora (un’ora e 24 minuti) e solo perché ci siamo costretti a concludere.

Il risultato?

Siamo finiti primi in classifica il giorno stesso d’uscita e nel momento in cui scrivo il numero di ascolti è stato in un giorno il doppio di quelli ottenuti in una settimana dallo speciale su The Big Bang Theory. Merito di Francesca, senza dubbio, ma mi piace pensare che chi arriverà ad ascoltarci magari deciderà di rimanere perché, dai, in fondo non siamo malaccio.

Ma, soprattutto, ci siamo divertiti, ci è piaciuto, siamo soddisfatti di ciò che abbiamo detto e ci siamo ripromessi di farne almeno un altro con Francesca e penso che tutto questo traspaia ascoltandoci.

Già più di una persona mi ha scritto dicendomi che l’abbiamo tanto incuriosita da far desiderare di provare a leggere qualcosa (o tutto) di zio Neil e questo, da solo, è un risultato che mi rende felice.

Nel frattempo, se volete sentirci parlare di Good Omens, Coraline, Neverwhere e tante, tante altre storie sapete cosa fare.

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Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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