Counterpart: 2×02 Outside In

Come preannunciato, il secondo episodio della nuova stagione di Counterpart è speculare alla première, focalizzandosi stavolta su quanto avviene sul Mondo Prime, dove – nella prima stagione – avevamo lasciato Howard incarcerato, unica vittima innocente in dinamiche ben più grandi di lui.

Se nel Mondo Alfa la percezione è quella di un ambiente vivo sebbene in pieno allarme terrorismo, su Prime la situazione è agli antipodi e l’intera realtà, anche quella non cosciente dei due mondi, sembra immersa in un grigiore sempre più inquietante e opprimente.

Sappiamo, grazie a un flashback,  che dal momento dell’incidente di Emily Alpha sono trascorse solo otto settimane, in cui la vita di Howard è stata costantemente martellata e stravolta. Lo ritroviamo dove l’avevamo lasciato, imprigionato in un carcere di alta sicurezza, periodicamente interrogato – si suppone – per conto del Management, tanto rassegnato da essere ormai virtualmente intoccabile.

Come scrisse, infatti, decenni fa il buon Frank Miller, un uomo senza speranza è anche un uomo senza paura e Howard ha detto addio alle proprie speranze nel momento in cui ha ucciso Pope pur di difendere e non tradire la propria Emily.

Sai, voialtri non siete i primi a chiedermi di spiarla
Alexander Pope mi chiese la stessa cosa e la risposta è la stessa che ho dato a lui.

Pur non comparendo mai in questo episodio, è proprio Emily Alpha il cardine su cui molti misteri stanno iniziando a gravitare. Qual era davvero il suo ruolo? Com’è possibile che fosse nel mondo Prime, come scopre la sua controparte proprio in Outside In? Le ipotesi che si possono fare sono innumerevoli, inclusa quella che la donna fosse in realtà una testa di ponte di Indigo su Terra Alpha o, in alternativa, un agente in incognito.

Sotto quest’ottica, il suo incidente potrebbe essere – nel caso della seconda ipotesi – un tentativo di vendetta di Indigo (che spiegherebbe anche l’incarico seguente a Baldwin) o – fosse vera la prima – un modo orchestrato per proteggere se stessa in occasione di quella fase successiva che più di una volta è stata già nominata sia durante il finale della stagione precedente, che in questi due nuovi episodi. A favore dell’ipotesi di doppiogiochismo si incastrerebbero anche i vari preparativi fatti per una fuga, quasi sicuramente più sensata rispetto all’evasione amorosa che era sembrata la sua prima spinta.

Se, quindi, durante l’intera prima stagione Emily Prime era apparsa come la più interessante tra le due versioni, è ben più che probabile che la seconda ci mostrerà un’Alpha molto più importante e spregiudicata di quanto pensassimo: il parallelismo incrociato tra le due versioni di Howard e di Emily finisce per essere sempre più interessante, come se la spregiudicatezza fosse una costante da distribuire tra i due membri della coppia.

Ma Terra Alpha è, ovviamente, anche la realtà di origine di Indigo e Counterpart sta decidendo di fornire sempre più dettagli riguardanti la struttura dell’organizzazione. In particolare è il ruolo di Mira(Christiane Paul) a fare da ulteriore fulcro dell’episodio. L’avevamo già incontrata alla scuola di Indigo come mentore dei bambini lì addestrati – Clare inclusa – ma Outside In la mostra come personaggio di spicco, se non vero e proprio leader, dell’intera organizzazione.

Il suo incontro con Juma, su cui torneremo a breve, rivela che la donna ha avuto a lungo rapporti con il Management di Terra Prime (in un ruolo ancora indefinito) ma, soprattutto, aggiunge un particolare che per quanto sottile potrebbe rivelarsi fondamentale: quando la donna si riferisce all’attacco perpetrato da Terra Alfa (la famosa influenza, per intenderci), Juma non la contraddice; un silenzio che sembra confermare che, nonostante le posizione ufficiali, l’epidemia possa essere stata realmente causata dalla realtà originale: così fosse, la rivelazione renderebbe ancora più sfumate le posizioni delle due realtà, lasciando a pochi individui come Howard il titolo di innocenti, almeno fino a oggi.

L’influenza e il potere di Mira sembrano essere tali e tanto capillari da avere come suo uomo di fiducia la stessa guardia incaricata di interrogare Howard, a gettare così un pesante velo sull’apparente onnipresenza del Management. La gestione del personaggio sarà molto delicata, negli episodi a venire: concentrare in un unico individuo la figura del leader di un’organizzazione terroristica è potenzialmente utile dal punto di vista narrativo – fornendo un nemico tangibile – ma pericoloso nell’ottica del realismo che, nei limiti di una serie di fantascienza, Counterpart ha sempre tentato di mantenere. Il timore del passo falso c’è, ma diamo fiducia agli autori, che finora non hanno mai deluso.

[pullquote]Concentrare in un unico individuo la figura del leader di un’organizzazione terroristica è potenzialmente utile dal punto di vista narrativo ma pericoloso nell’ottica del realismo[/pullquote]

Tornando a Juma, chi è questo personaggio mai visto prima e che difficilmente rivedremo? Pur non venendo mai detto esplicitamente, si tratta sicuramente di un membro del Management di Prime, altro momento/specchio rispetto al primo episodio. Da quello che sta venendoci rivelato, il Management di entrambi i mondi è una struttura ancora più misteriosa di quanto potessimo pensare: i suoi componenti sembrano sparsi per il mondo, si collegano utilizzando il contenuto con tecnologia antiquata presente in valigie protette con la loro stessa vita.

Il modo in cui il Management si è palesato nei vari incontri è sempre stato uno degli elementi più strani e misteriosi della serie, arrivando a sfiorare il ridicolo per la palese atipicità del tutto: la seconda stagione sembra volerci spiegare perché tali scelte non sono insensate e, si spera, per quale motivo il Management vive in una bolla di sicurezza del genere, ben superiore anche a quella prevedibile dal normale spionaggio.

Dopo solo due episodi, la narrazione di Counterpart è riuscita a dare più indizi di quanti ci aspettassimo pur proseguendo nella sua erogazione essenziale, segno di una scrittura ben calibrata e che ha chiaro dove vuole andare a parare.

Se, poi, su Prime i personaggi interessanti sono certamente in minor numero, le interpretazioni di Olivia Williams e di J.K. Simmons riescono a risplendere ulteriormente: basti confrontare i loro personaggi alternativi visti nella première per ammirare le capacità interpretative di entrambi, in grado di dar vita a individui identici e, al contempo, agli antipodi.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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