44 + 1/365
E quindi ieri sono arrivati i 44 e, devo dirlo, fa piacere perché amo i numeri pari. Certo, 42 era l’età più figa della vita, l’universo e tutto quanto, ma dato che non si può fare altrimenti vada per i 44 (o il compleanno dei gatti, come mi ha scritto un’amica quando ancora ero troppo addormentato per comprendere la battuta).
Ieri, per la prima volta dopo anni, ho trascorso la giornata con Miss Sauron e, questa invece è ormai tradizionale, mi sono rifiutato di lavorare.
Cazzeggio e cucina la mattina, lunga passeggiata il pomeriggio e anche uno spettacolo (con biglietti vinti) che eravamo convinti ci avrebbe fatti uscire per l’orrore e che invece ci ha stupiti e divertiti.
In tutto questo, uno (splendido) regalo Shakespeariano di Miss Sauron, un sempre più che gradito pensiero dai suoi genitori, un azzecatissimo regalo Potteriano di una cara amica lontana (perché chi ti conosce sa farti contento anche con una cazzata) e, non ultimo, il trascorrere la giornata a rispondere a messaggi in privato, auguri su facebook e telefonate.
E io sono grato.
Lo scrivo ogni anno, ma è giusto ribadirlo ogni anno.
Sono grato per tutte le persone che hanno voluto farmi gli auguri. Non sono mai scontati, da nessuno, e sono sempre un pensiero che sa di un piccolo abbraccio.
Non importa che uno sappia la data o la scopra la mattina grazie a un social: alla fine i social esistono anche per questo, o almeno dovrebbero, per riempire spazi che per qualche motivo sono vuoti.
Ma vedere che è il compleanno di qualcuno su un social e decidere di fargli gli auguri sono cose diverse e il semplice gesto di farli è una gentilezza, qualcosa che troppo spesso sottovalutiamo.
Per cui grazie.
A chi se lo ricordava, a chi l’ha scoperto sul momento, a chi ha scritto in bacheca, in privato o ha chiamato (o provato a chiamare).
Grazie.
E grazie anche a chi, pur potendo e sapendo, non l’ha fatto: prevedibile in certi casi, meno in altri, ma resta il fatto che anche quella è una scelta e anche quella è un’informazione utile e importante.
Grazie, davvero, come sempre, come ogni anno, in modo ripetitivo ma sincero.
E stasera pizza con gli amici, che quella non guasta mai.
44 (in fila per sei col resto di due) + 1/365. Vediamo di rendere gli altri 364 degni.