E ripetiamolo ancora
Tra le pagine che seguo su Facebook ce n’è una mediamente divertente in cui si raccontano gli aneddoti relativi alle disavventure con clienti vari.
Di solito i commenti si sprecano e tendono a essere focalizzati sulla più o meno accentuata assurdità di una situazione.
Oggi (ma non era la prima volta) leggo un post in cui il cliente imbecille è vegano e, ovviamente, tutto cambia.
I commenti si sprecano:
– Chissà perché i rompicoglioni sono tutti vegani
– L’intelligenza deve risiedere nelle proteine
E via dicendo.
Quando poi, magari, qualche vegano interviene sottolineando che se uno è imbecille lo è in quanto tale e non in base a ciò che mangia, apriti cielo.
“Piantatela di fare i vittimisti”, “non conoscete l’ironia”, “avete le manie di persecuzione”, “ovvio che parliamo solo dei fanatici, non di tutti”, ecc…
Ecco, no.
La verità è solo che avete rotto i coglioni.
Perché se in una frase dici “I” vegani stai sottintendendo tutti, altrimenti dici “certi”.
Perché, onestamente, quando ti senti fare milioni di volte le stesse battute, finisci per romperti il cazzo.
Perché “dai, andiamo a pranzo, oggi bistecca” non fa ridere la prima volta, la ventesima fa proprio incazzare.
Perché se io non vengo a romperti i coglioni, sei pregato di non fare altrettanto.
Perché la tua esperienza personale “ah, io ne conosco diversi, tutti esaltati” non conta un cazzo: in linea di massima è probabile che gli “esagitati” abbiano pieni i coglioni di avere a che fare con gente come te.
Ma soprattutto perché se tu credi di fare una battuta e io ti dico che hai rotto il cazzo, il problema è che hai rotto il cazzo, non che non so stare all’ironia: io non sono tenuto a sopportare le tue battute e tu non sei tenuto a frantumarmi le palle.
Quindi no, non è questione di non essere autoironici, è questione che voi avete frantumato la minchia.
Ah, sia chiaro, se qualche vegano o vegetariano vi rompe le palle per quello che mangiate potete fare una cosa semplice: rispondete a tono a lui e lasciate in pace gli altri.
Con inesistente simpatia.