Impegnato
Stasera esco. Di nuovo. Ieri sera ero al cinema all’aperto nei (bei) chiostri dell’Umanitaria. Stasera ho scoperto di un concerto gratuito di Antonella Ruggiero. Domani sera sarò fuori con un amico, venerdì sera altra cena.
Domenica pomeriggio ero a visitare il rifugio antiaereo e poi a camminare e leggere la parco, lunedì sera ho camminato in modo più serio e attivo.
Mi tengo impegnato.
Più del solito, evidentemente.
Mi tengo impegnato perché sono stanco e ho bisogno di ricaricarmi, ma anche perché a volte stare in casa significa trovarsi alle dieci di sera a rendersi conto di non aver fatto nulla, neanche letto.
Mi tengo impegnato perché ho voglia di fare cose, di vivere emozioni, di sperimentare e questi sono i piccoli spazi che al momento posso sfruttare.
Mi tengo impegnato perché ho la necessità di costruire ricordi e dopo una giornata di lavoro la mia mente ha sete di altro.
Mi tengo impegnato perché più passa il tempo e più sento il peso dei minuti che scorrono senza averli bevuti fino in fondo.
Mi tengo impegnato, cercando di gustare tutto in autonomia e cercando di scordare quanto, a volte, l’autonomia non sia una scelta ma una necessità.
Mi tengo impegnato per non fermarmi.
Mai.