Ma vai sempre a Londra?
Sì, vado sempre a Londra.
O, meglio, vado a Londra il più possibile, anche se solo per due giorni come stavolta (ma tanto tra un mese e mezzo si recupera).
D’altronde se zio Neil pubblica un nuovo libro sulla Mitologia Nordica e decide di farne un reading al Southbank Centre.
Se a quel reading ci saranno suoi libri autografati.
Se per puro caso (e due ore di coda on line) sei riuscito a procurarti il biglietto.
Se avvengono tutte queste combinazioni fortuite chi sei tu per rifiutarti?
Ecco, dicevo io.
Per cui tra nove ore circa mi imbarcherò su un volo per Gatwick e domani sera mi godrò il reading e proverò (di nuovo) a ottenere una dedica in aggiunta all’autografo.
Condirò poi il tutto con passeggiate, due mostre e quel che verrà.
Ciò implica che non è detto mi leggiate domani e/o dopodomani, ma sono certo ve ne farete una ragione.
Proviamo a dormire, va.
London calling (sì, lo dico ogni volta, sono vecchio e ripetitivo).
See you soon.
un’altra citazione dei clash potrebbe essere”london burnin” ma fa bbrutto
Parecchio 😛