Uno sguardo diverso
Qualche giorno fa una persona che conosco virtualmente da qualche mese ha twittato una frase che può sembrare quasi scontata, ma che invece racchiude una verità fondamentale.
“Cmq il mondo fa schifo, siamo d’accordo, ma è importante anche dare spazio ai segnali positivi, quando ce ne sono.”, scriveva e il fatto è che ha pienamente ragione.
Siamo in un periodo storico in cui la merda sembra regnare sovrana in ogni ambito: sociale, economico, relazionale, culturale. L’idea di stare precipitando in un nuovo medioevo è più che una semplice impressione e l’idea che qualcuno coi capelli arancioni possa contribuire alla nostra fine fa paura, paura vera.
Io stesso, lo so, spesso e volentieri mi scateno in sfoghi, in tentativi di sputare un veleno che si accumula. E, intendiamoci, non lo rinnego e lo considero invece assolutamente necessario.
Ma noi viviamo giorno per giorno e giorno per giorno incontriamo bellezza. Abbiamo bellezza. Siamo bellezza (ok, io non bellezza fisica, ma non rompete).
Quindi, un po’ con la stessa logica dei 100 happy days, non sarebbe il caso di focalizzarci ogni tanto e renderci conto di ciò che di bello abbiamo, viviamo e vediamo? Non per dimenticare lo schifo, ma per ricordarci che non c’è solo quello. E se ci ricordiamo che non esiste solo quello, quello diventa un po’ più debole. Poco, certo, ma è sempre qualcosa.
Così stasera ho deciso di elencare cose belle. Belle nella mia vita. Vissute da poco o da molto. Presenti. Costanti. Future. Non saranno tutte, ne sono sicuro. Magari non saranno neanche tutte le più importanti. Meglio così, vuol dire che ce ne sono ancora di più.
Io lo faccio e, magari, provateci anche voi.
Sono convinto serva.
Stitch che chiede le coccole.
Il ricordo di Zen in ogni foto che mi capiti.
Il sapere che Pucca, in fondo in fondo, mi vuole bene.
Rooney che fa le fusa.
Miss Sauron, le nostre chiacchierate, le nostre discussioni, il nostro sparare cazzate, il nostro essere nerd insieme.
L’avere sempre un buon libro da leggere.
La stima di chi stimi.
Chi ti chiama per un consiglio.
Chi si fida.
Chi ha la tua fiducia.
Lo scoprire persone speciali quasi per caso.
Il riconoscersi.
Andare al cinema e vedere un bel film.
Il teatro.
Vedere uno spettacolo orribile ma poterne ridere con chi vuoi bene.
Imparare.
Scrivere.
Sognare.
Desiderare.
Volere.
Cucinare.
Fare il pane.
Sapere che qualcuno ti ha pensato.
Ricevere una sorpresa.
Organizzare una sorpresa.
Sapere che ne è valsa la pena.
La stima di chi lavora con te.
Camminare.
La colonna sonora di Django.
La colonna sonora di Guardians of the Galaxy.
Fanculo, qualunque musica che ti prenda dentro.
Il Dottore (no, non il medico. Il Dottore. Blasfemi).
Qualunque cosa creata da Joss Whedon.
Neil Gaiman, Heinlein, Murakami e Isaac Asimov.
Londra.
New York.
Barnes & Noble e Hatchard’s.
Ottolenghi e la Fontana.
Le pizze con Giuseppe.
Gli amici, quelli veri, quelli che ti salvano il culo e sanno che salverai il loro.
Gli scambi di mail lunghi mesi.
Cantare.
Cantare insieme.
Concerti di gruppi che conosci e che scopri.
Dinosauri. Tanti dinosauri.
Westworld.
Anthony Hopkins.
Eva Green ed Emma Stone.
I film nerd.
I come stai?
Questo blog.
Il mio romanzo.
Bologna.
Il the delle cinque.
I confronti stimolanti.
Lucca.
Star Wars.
La pizza.
Gli amici sparsi per il mondo.
Gli amici che ti mancano ma non potrebbero mai tornare come prima.
I matrimoni ad Alba e a Londra.
I musei di storia naturale.
I concerti di musica classica.
I musei della scienza.
I musei.
Il Tamigi.
Il Southbank.
I voli aerei.
La cena della vigilia da Marretti.
Lo gnocco fritto e le tigelle sui colli.
Sparare cazzate.
Difendere ciò in cui si crede.
Sapere che ci sono persone che lottano per ciò in cui credi anche tu.
Imparare a lasciar andare.
Fare.
L’intelligenza.
La sensualità.
L’ironia.
La sagacia.
L’umiltà.
La competenza.
La capacità di mettersi in discussione.
Svegliarsi tardi.
Chiacchierare fino all’alba.
Svegliarsi presto per prendere un volo.
Parlare un’altra lingua.
Vedere amici dopo tanto tempo.
Guarire.
Rialzarsi.
Sorridere.
Amare col cuore e col corpo.
Gli abbracci.
I baci.
Il sesso.
Ringraziare.
Capire.
Sentire.
Io.
Sì, anch’io.