Serve tutto?
Da qualche giorno gira su Facebook l’ennesimo giochino inutile che dovrebbe “sensibilizzare sulla necessità della prevenzione del cancro al seno”. Tale giochino consiste ne (rullo di tamburi) mettere un cuore nel proprio status.
Già.
Un cuore nel proprio status di Facebook e il mondo è sensibilizzato.
Ora, cerchiamo di capirci: vi piace fare il giochino di mettere uno status “segreto” perché vi diverte? Fatelo pure. Ci sono tanti giochini imbecilli su Facebook, uno in più o in meno non cambierà nulla. Ma non insultate chi ha sofferto, soffre o soffrirà di cancro e di cancro al seno dicendo che lo fate per sensibilizzare, perché si tratta di una enorme, colossale montagna di merda.
Non si sensibilizza mettendo un cuore (o il colore del reggiseno, come uno o due anni fa) nello status. Non gliene frega niente a nessuno di quel cuore o di quello status. Volete sensibilizzare? Condividete informazioni sulla prevenzione dei tumori (al seno e altrove). Ricordate alle vostre amiche di andare a fare la mammografia. Parlate apertamente di queste cose.
Questo serve.
Questo è utile.
Questo è importante.
Oggi mi sono permesso di condividere questa immagine sul mio profilo e ho fatto l’errore di lasciarla visibile a tutti.
Il fatto che fosse pubblica l’ha resa visibile a persone che non sono tra i miei contatti e tre di queste si sono evidentemente sentite toccate sul vivo e hanno deciso di commentare.
Di seguito i tre loro commenti e la mia opinione al riguardo. No, non ho risposto sul social perché, onestamente, io con certa gente non ci parlo più.
- “Antipaticooooooo” (con tanto di faccina che fa la linguaccia): ah, ma dovevo essere simpatico? Si doveva scherzare e ridere? Tu pensa. E io che credevo si dovesse parlare di cancro al seno. Sai, quella cosa che è una delle prima cause di morte tra le donne ancora nel 2017. Ma sì, è vero, sono antipatico. Un guastafeste brutto e cattivo.
- “Che espertone!”. Non mi è ben chiaro se tale commento vada letto con un tono di supponenza, o come quelli che prendono per il culo gli altri quando viene sottolineata una loro mancanza. Non so se ci dormirò stanotte. Comunque, figliola, no, non sono espertone, ma sono ragionevolmente sicuro che la mammografia serva e il cuore nel profilo no. Sarò strano io.
- “Serve tutto”. E no, cazzo. Questa mi fa veramente incazzare. No, non serve tutto. Non serve per un cazzo tutto. “Serve tutto” giustifica il bicarbonato per guarire i tumori e gli amen sotto le foto (finte) di bambini malati. Non serve tutto, porca troia. Serve consapevolezza, serve prevenzione, serve informazione. E sai cosa? Se quel fottuto cuore servisse a portare anche solo una donna ad andare, domani, a fare una mammografia di controllo, direi che è servito a qualcosa. Trovatemene una, una sola che a causa di questi aggiornamenti è andata e pubblicherò un post in cui dirò che mi ero sbagliato. Ma la cosa triste è che sono convinto che neanche quelle che hanno condiviso si sono prese la briga di chiedersi se non fosse il caso di fare una mammografia di controllo. Perché si sa, capita solo alle altre. E loro hanno messo il cuore.
Ripeto: sulla vostra bacheca pubblicate quello che volete e se vi piace questo piccolo periodico gioco della società segreta divertitevi pure. Ma non dite che lo fate per la prevenzione. Ho avuto persone care morte a causa di questo male. Conosco persone che ci hanno lottato. State insultando ognuna di loro. State insultando chi, ora, avrebbe voluto farla prima. State insultando chi, pur avendola fatta, l’ha scoperto tardi. State insultando chiunque, coi tumori, si confronta sul serio.
Fate quello che cazzo vi pare sulla vostra bacheca, ma abbiate l’onestà intellettuale di capire la differenza tra sensibilizzazione e cazzate.
Ti adoro! Ti lovvo! Ti stimo fratello!Se non ci fossi bisognerebbe inventarti!
Ricordi dove ci siamo conosciuti?
Come potrei scordarmene? 🙂