Shakespeare Live!

Il 23 aprile di quest’anno è caduto il quattrocentesimo anniversario della morte di Zio Bill Shakespeare e la BBC ha organizzato una celebrazione svoltasi allo Shakespeare Theatre di Stratford-On-Avon e trasmessa in UK.
Avevo avuto modo di vedere un piccolo ma divertente estratto e complice il cast che avevo intravisto mi ero messo in testa di procurarmi lo spettacolo e vederlo.

Ieri mi è arrivato il DVD di Shakespeare Live! e stasera me lo sono regalato.

Mi aspettavo di vedere una serie di estratti dalle opere più o meno famose, interpretati dai membri del cast visti e, ovviamente, da altri, ma la BBC ha deciso invece di non limitarsi a questo.

Perché Shakespeare non è stato solo uno dei più grandi autori mai esistiti, ma la sua influenza ha raggiunto tanti di quei linguaggi, di quelle forme d’arte che non rendere merito anche a loro come esempio degli effetti del Bardo sulle nostre vite sarebbe stato, effettivamente, un grave errore.

Così, oltre a estratti di sue opere, presentate da quelle due meraviglie che sono David Tennant e Catherine Tate, ecco comparire sul palco alternanze di forme d’arte diverse, dal balletto (con Romeo e Giulietta di Prokofiev) alla danza jazz (Duke Ellington e Othello, una delle tante cose che non sapevo), dal musical di West Side Story  all’opera di Béatrice et Benedict (ispirato a Much Ado About Nothing), dalla visione di pochi minuti di adattamenti africani e giapponesi a canzoni composte appositamente sulla base di singole opere e cantate per l’occasione, dall’Hip Hop (sì, esiste una Hip Hop Shakespeare Company. Giuro) fino alle musiche del nostro Giuseppe Verdi.

Il tutto intercalato da brevi filmati in cui Joseph Fiennes (sì, lo Shakespeare innamorato di Shakespeare in Love) racconta quattro fasi della vita del Bardo.

La sensazione può essere spiazzante: ci si aspetta di immergersi solo nel teatro e ci si trova in mezzo a tutto questo; non sono convinto che tutti i contributi siano all’altezza o riusciti, ma il menu è comunque strutturato in modo da non lasciare a digiuno nessuno.

Ma gli estratti ci sono, così come alcuni brevi divertissement. E se viene da sorridere alla scenetta sull’Amleto in cui quasi tutti i grossi calibri (incluso il principe Charles) prendono parte, viene da sentire i brividi vedendo un monologo di un dialogo minore interpretato da Ian McKellen, un Macbeth con ancora il sangue sulle mani col volto di Rory Kinnear, una fantastica Judi Dench nei panni di Titania e così via, passando da Romeo e Giulietta a Much Ado About Nothing, da La dodicesima Notte a Re Lear, da Come Vi Piace a Sogno di una notte di mezza estate.

Il cast? Per citare solo alcuni: David Tennant, Catherine Tate, Ian McKellen, Rory Kinnear, Benedict Cumberbatch (oddio, fa praticamente solo una comparsata, se vogliamo essere sinceri),  Judi Dench, Alison Moyet, Anne-Marie Duff, John Lithgow, Harriet Walter.

Ed è proprio Sogno di una notte di mezza estate che chiude lo spettacolo, portandoci prima un Oberon/David Sachet affiancato alla sua Titania e poi un (come poteva essere diversamente?) perfetto David Tennant nei panni di Puck a recitare il monologo di chiusura.

Un monologo che riporto qui, non solo per l’occasione ma anche perché l’ho sempre trovato una delle chiusure più belle di una storia. Noi vi abbiamo raccontato una storia, dice, ma potremmo avervi offeso: in tal caso pensate a noi solo come ombre di un sogno, così ci perdonerete. E se ci perdonerete, noi non ve ne faremo pentire. E Puck non mente mai. O forse sì? A noi la scelta: se credere di aver sognato o credere alle ombre intorno a noi, se vivere senza di loro o farcene avvolgere.

La scelta è solo nostra e il Bardo, lui, lo sapeva.

Se noi ombre vi abbiamo irritato, è tutto rimediato.
Fate conto, di aver schiacciato un pisolino mentre le visioni vi eran vicino.
E che questa è debole e vana storia, solo di un sogno sia la memoria.
Signori non ci rimproverate… saremo migliori, se ci perdonate…
Com’è vero che sono un Puck onesto,
Se vi abbiam fallito prometto questo:
Che per fuggire indegnamente
Le biforcute lingue di serpente,
Ammenda vi faremo senza ritardo,
O Puck tacciate d’esser bugiardo.
A tutti buonanotte dico intanto, finito è lo spettacolo e l’incanto.
Signori, addio, batteteci le mani, e Robin v’assicura che domani migliorerà della sua parte il canto…

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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