Popum (ma il titolo la capirà solo chi sarà andato al cinema ieri e oggi)

È quasi l’una e tra circa sette ore dovrò svegliarmi, per cui stasera il post sarà in modalità ridotta, ma qualcosa devo dirla.

Io non amo Romeo e Giulietta. Mai amati. Probabilmente perché sono stati da sempre malinterpretati nonostante quello che lo stesso zio William diceva: che si trattava dell'”amore” tra adolescenti, quello che passa dagli occhi più che dal cuore. E, spiace ricordarlo a molti illusi, Romeo è una banderuola di prima categoria, dato che inizialmente professa amore eterno per Rosalina, poi vede Giulietta e neanche 100 parole dopo la vuole sposare. No, non è colpo di fulmine, è lasciare che l’ormone adolescenziale prenda il sopravvento.

Detto questo, però, ieri e oggi davano il Romeo e Giulietta di Branagh in alcuni cinema e ho dovuto scegliere se far vincere il mio amore per il buon Kenneth o la mia insofferenza verso i due ragazzini.
Neanche a dirlo ha vinto Kenneth e, onestamente, ringrazio sia stato così: Branagh è riuscito a mettere mano all’opera in modo talmente geniale, consapevole, innovativo pur nel rispetto dell’originale, da creare un qualcosa di inarrivabile.

Frasi in italiano per rafforzare la localizzazione dell’opera, mimica esaltata, ironia accentuata eppure mai fuori luogo che hanno reso alcune scene letteralmente esilaranti e il genio di far interpretare Mercuzio a un improbabile e per questo assolutamente perfetto Derek Jacobi (col risultato che non potrò mai più accettare un Mercuzio giovane): sono alcuni dei tanti ingredienti che quel genio di Branagh ha messo insieme per ottenere un risultato che non avrei creduto possibile.

Non solo ha reso nuovo merito alla tragedia, non solo ha creato un’opera di qualità, non solo ha portato a livelli superiori un cast discreto ma senza eccellenze (Jacobi a parte).

No, il vero, incredibile risultato è che Branagh è riuscito a farmi amare Romeo e Giulietta nonostante Romeo e Giulietta.

E, come dicevamo con la Streghetta, mia compagna di visioni Shakespeariane, grazie a questo gli si perdona anche Cenerentola.

Grazie, Kenneth, ci si vede a gennaio per The Entertainer.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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