Di certi amici

L’amicizia, anche a distanza, si vede dalla spontaneità, dal volerci essere, dai gesti sinceri.

Uno dei modi in cui lo sto vedendo in queste settimane è, l’ho già detto, nella volontà di aiutarmi col crowdfunding.

Ma se già ogni singola donazione per me è stata come un abbraccio avvolgente, una pacca sulla spalla e un sostegno dopo la caduta, c’è chi addirittura è stato tanto folle da voler donare più di una volta. Non è la cifra che conta in questo momento, ma il voler dire “guarda che io ci sono e continuo a esserci”. Non è un obbligo, è tutto tranne che un obbligo, ma proprio perché non lo è, quando vedo questi gesti io non posso che dichiararmi grato e chiedermi cos’ho fatto per meritarli.

Così come amici che per diverse settimane hanno temuto di vedere infrangere il loro sogno e la loro vita. Poi le cose si sono sistemate e uno dei primi pensieri sono stato io. Neanche il tempo di assestarsi. Neanche il tempo di tirare il fiato. Cos’è se non amicizia vera? Se non affetto nel senso più vivo del termine?

Come si può dichiararsi grati a sufficienza per avere persone del genere?

Come si può descrivere il modo in cui questo calore mi sta salvando in queste settimane, in questi mesi?

Non lo so.

Dicono che sono bravo con le parole, ma evidentemente non lo sono abbastanza.

Spero che traspaia ciò che sento.

Spero che arrivi l’emozione e la gratitudine.

Grazie, ragazzi.

A tutti voi.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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