E invece
Ci sono cose che proprio non riesco a concepire.
Una di queste è il modo in cui certe persone rischino la propria vita in modo imbecille per chissà quale senso di invulnerabilità.
Gente che attraversa i binari della ferrovia e viene travolta da un treno: non mi riferisco solo alla ragazza di pochi giorni fa, ma penso anche a un tizio che alcuni mesi or sono ben pensò di attraversare i binari dell’alta velocità a Bologna finendo travolto da un treno in transito a 200 e passa all’ora; e tanti altri lo fanno ogni giorno in un sacco di stazioni.
Perché?
Persone che in bicicletta vanno contro mano in un senso unico, attraversano a tutta velocità col rosso, tagliano la strada.
Perché?
Pedoni che con tanto di cellulare nelle orecchie ignorano i semafori o attraversano dove capita.
Magari portando anche un passeggino, giusto per aggiungere un carico.
Perché?
E ancora chi va in giro senza casco, chi ignora le cinture di sicurezza, chi ti viaggia a dieci centimetri dal culo in autostrada non pensando che basta una frenata per morire lui e chi lo precede.
Ripeto, perché?
Quale livello di idiozia vi percorre per farvi agire in questo modo?
Pensate di essere invulnerabili?
O troppo fighi per morire?
Troppo in gamba perché vi succeda qualcosa?
Pensate di essere abbastanza veloci per evitare un treno in corsa, una macchina sparata, una frenata brusca?
In tal caso vi rivelerò un segreto: non lo siete.
Siete normali, banalissimi essere umani.
Con un quoziente intellettivo un po’ sotto la media, per giunta, perché così non fosse non rischiereste la vostra vita per guadagnare un minuto, rispondere a una telefonata o fare semplicemente i fighi.
Perché il giorno in cui vi andrà male (e arriva il giorno in cui vi va male, statisticamente arriva) non potrete dire un cazzo: non potrete dare la colpa agli altri, non potrete trovare scuse, non potrete fare nulla di tutto questo.
Un po’ perché, ovviamente, non ne avreste il minimo diritto, ma in realtà soprattutto perché sareste probabilmente troppo morti per farlo.
E la cosa triste è che siete sicuramente tanto imbecilli che, leggendo tutto questo, penserete “ma tanto a me non capita”.
E invece.
PS: ancora qualche ringraziamento a Cristina e altri due anonimi. Grazie anche a voi. Sinceramente.
Il problema è che spesso è volentieri ci rimettono persone che non centrando nulla
Tra le altre cose
mi ricordo di un viaggio verso firenze ..e di un coglione in sorpasso col cellulare in mano…..me lo ricordo con due dita di pelle d’oca….ho visto la morte in viso (ricordi?)
Ricordo fin troppo bene. Però andavamo a Roma, non Firenze
…bei tempi vero?
Parecchio, amico mio.
Parecchio.