328. Come eviterò la vita sociale anche in futuro.

Ok, stavo per scrivere un post con una certa dose di veleno all’interno, ma meglio farlo sbollire prima, per cui procediamo col secondo episodio legato alle serie, conosciuto anche “il post di cui non frega niente praticamente a nessuno parte 2”.

Serie che attendo fremente e/o curioso o che comunque guarderò.

Qui siamo nella categoria di nuove stagioni che devono uscire o serie che promettono bene, almeno potenzialmente.

  • Marvel’s Daredevil. Lo so, l’ho citata ieri, ma rientra perfettamente anche oggi. La prima stagione è stata spettacolare, la seconda si preannuncia altrettanto potente con l’introduzione di Punisher ed Elektra. Poche settimane.
  • Marvel’s Jessica Jones. Prima stagione epocale, la seconda è stata annunciata ma deve ancora essere girata. Già fremo, pur domandandomi se riusciranno a scrivere qualcosa di altrettanto forte perdendo un antagonista come Kilgrave.
  • Marvel’s Luke Cage. A novembre, nuova serie che andrà a confluire nei Difensori. Molto fiducioso.
  • Sense8. Solo una delle migliori serie del 2015, per quanto mi riguarda. A giugno arriverà la nuova stagione e già non vedo l’ora, sperando non mi mandino tutto in vacca. Ma è Netflix e di Netflix mi fido.
  • Grace and Frankie. Comedy con protagonisti Jane Fonda, Martin Sheen, Lily Tomlin e Sam Waterston e già solo per questo andrebbe guardata. Jane e Lily sono sposate da decenni con Martin e Sam, peccato che i due si siano innamorati parecchi anni prima e decidano di lasciarle per sposarsi tra di loro. Questa la premessa. Prima stagione deliziosa, la seconda arriva a maggio. Attendo di cuore.
  • Penny Dreadful. È solo una delle mie serie preferite da quando l’abbiamo scoperta per caso. I Penny Dreadful erano pubblicazioni del diciannovesimo secolo contenenti inizialmente storie di pirati e poi soprattutto storie gotiche. E la serie raccoglie questo nome portando con sé, in una sorta di “Lega degli straordinari Gentlemen” horror, i personaggi più classici delle storie gotiche insieme ad alcuni creati apposta. Vampiri, demoni, licantropi, streghe, Dorian Gray che interagiscono in storie dark, affascinanti e avvolgenti. Aggiungiamoci che abbiamo Timothy Dalton, uno straordinario Rory Kinnear che interpreta il miglior mostro di Frankenstein mai visto in tv e, ultima ma solo per celebrarla al meglio, la mai sufficientemente elogiata Eva Green. Un must, senza se e senza ma. A maggio la terza stagione.
  • Person of interest. È una di quelle serie che nascono con certe basi ma che poi evolvono strada facendo, acquisendo spessore, personaggi, sottotrame. È avvincente, appassionante, con alcuni attori in gamba e con un’ironia di fondo che non guasta mai. L’idea di partenza è che esista una “macchina” in grado di prevedere, tramite qualunque tipo di feed, minacce terroristiche ma anche singoli omicidi, considerati dal governo “irrilevanti”. Il creatore della macchina, però, non li ritiene tali e decide di fare il possibile per impedirli. Quinta e ultima stagione in arrivo a settembre. Mi mancherà, è stata una bella compagna di avventure.
  • House of card. Arrivata ieri la quarta stagione, la guarderò appena possibile. Dirò una cosa un po’ impopolare, ma la terza stagione non mi ha entusiasmato. Prove attoriali enormi, assolutamente, con una Robin Wright che ormai surclassa Kevin Spacey, ma la sceneggiatura è per me andata oltre il limite del credibile. Sono curioso di vedere se la quarta stagione mi farà ricredere.
  • American Gods. Ok, questo è veramente quello che gli anglosassoni chiamano un “long shot”. Qui si sta ancora procedendo col casting. Ma si tratta di una serie tratta dal romanzo capolavoro di Neil Gaiman, non posso non citarla. Semplicemente non posso.
Serie che dovrò vedere

Qui si tratta di un promemoria o poco più, dato che appunto non le conosco se non perché mi sono state consigliate o mi interessano per qualche motivo.

  • Supernatural. Se non inizio a guardarla in breve rischio l’incidente diplomatico con Miss Sauron che ne è una fan appassionata. Devo dire che le 11 stagioni un po’ mi inquietano, ma sono ragionevolmente convinto mi piacerà, per cui…
  • The man in the high castle. A dirla tutta ho avuto modo di vedere il pilot. Promette bene e il romanzo a cui si ispira è una delle opere di Dick che preferisco (in Italia: La svastica sul sole).
  • Breaking Bad. Ne parlano tutti e, paradossalmente, proprio per questo mi sono bloccato nell’iniziarla. Ma la guarderò, o almeno ci proverò.
  • Mr. Robot. Potrebbe piacermi o farmi davvero schifo. Proviamo, al massimo sospendo.
  • Angel. Sembra assurdo, ma di Angel ho visto solo alcuni episodi. Va recuperata.
  • Aquarius. 1967. La caccia a Charles Manson. Protagonista David Duchovny. In coda, prima o poi la guardo.
  • Boston Legal. La vedevo secoli fa su Sky, ma mai vista in lingua originale e in modo organico. Altro recupero da fare.
  • Doctor Who. Quella classica, degli anni 60. Ho già iniziato e ogni tanto guardo un po’ di episodi. Per completezza, più che altro.
  • The honourable woman. Una sorta di Homeland inglese. Ne parlano bene, sono 13 episodi. Sempre in coda.
  • Black Mirror. Miss Sauron l’ha adorata, tutti ne parlano come di qualcosa da vedere. La vedrò.
  • 24. Lo ammetto, non l’ho mai vista. Bisogna rimediare, penso.
  • Orphan Black. Anche qui ho avuto pareri positivi da diverse persone, per cui…

Ok, basta per stasera.

Rimangono le serie viste e che consiglio.

Domani o comunque a breve, per “il post di cui non frega niente praticamente a nessuno parte 3”.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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