284. In piazza
Sabato pomeriggio sarò in piazza.
Era parecchio che non mi capitava e anche se avrei voluto esserci in varie occasioni negli ultimi anni, spesso non ho potuto.
Stavolta sarà la volta buona.
Sarò in piazza, non a Milano, ma nella mia seconda città.
Sarò in piazza perché questo paese medievale mi ha stufato.
Sarò in piazza perché l'ipocrisia di certi cattofascisti omofobi mi disgusta.
Sarò in piazza perché voglio che chi si ama abbia pieni diritti.
Sarò in piazza perché quei bambini che certa gente sbandiera hanno diritto di essere amati da una famiglia, indipendentemente da come questa sia composta.
Sarò in piazza perché la mia regione mi fa vergognare partecipando all'ipocrisia del family day e io voglio urlare che non lo fa in mio nome.
Sarò in piazza perché non voglio che nessuna religione possa decidere chi, nel mio paese, ha diritto di sposarsi e amarsi.
Sarò in piazza perché stiamo parlando di diritti umani, non di privilegi per una non ben identificata casta.
Sabato pomeriggio sarò in piazza, a chiedere che l'Italia si svegli una volta per tutte.
E spero ardentemente saremo in molti.