95. Lucy

Stasera vorrei parlare di Lucy, film di Luc Besson con Scarlett Johansson e Morgan Freeman.

Vorrei spiegare come sia praticamente impossibile che un film con tali attori non sia un capolavoro, perché quando si lavora per l'arte e non per il cachet si vede.

Vorrei raccontare di come la fantascienza sia non solo rispettata ma portata a un nuovo livello di genio.

Di come lo stesso 2001 Odissea nello spazio possa impallidire davanti a certi momenti.

Di come la lieve ironia distribuita lungo tuto lo svolgimento sia funzionale e mai forzata.

O ancora mi piacerebbe spiegare come la commistione di generi, dalla fantascienza alla filosofia passando per i film di gangster orientali sia talmente sinergica da aver dato luogo a un nuovo genere.

Quanto mi piacerebbe addentrarmi nei profondi concetti filosofici portati su un vassoio e lasciati lì da cogliere.

E i dialoghi. Quanto vorrei riportarvi ognuno di quei meravigliosi, frizzanti, originali dialoghi che sono la vera struttura di un film del genere.

Vorrei.

Vorrei davvero.

Ma non penso di esserne in grado.

Per cui dovrò cercare di riassumere al meglio, sperando che il messaggio arrivi e che nessuno di coloro che leggeranno possa dire che non fosse comprensibile.

È necessario che tutti sappiano quale

Enorme

Incommensurabile

Ineguagliabile

Inequivocabile

Indescrivibile

Titanica

Immensa

Spudorata

Sconvolgente

PUTTANATA FOTONICA

Sia questo film.

Ecco.

Forse ci sono riuscito.