I tre auguri.

Ore 17.04.
Presumibilmente per voi saranno le 18.04.
Primo post, forse, che scrivo via dall’Italia, sicuramente il primo che scrivo a capodanno.
Penso di aver ripetuto a sfinimento che, per quanto mi riguarda, la vera fine dell’anno è Samhain, ma è anche vero che buona parte di voi la pensano e vivono diversamente, per cui bando alle prese di posizione e chiudiamo l’anno come si deve.

Il 2014 è stato un anno strano, pieno di momenti splendidi e importanti, di inizi, scoperte, ritorni e nuovi inizi, ma è stato anche l’anno di qualche nuova botta non solo inaspettata e indesiderata, ma anche tanto tosta da essere ancora da gestire: sto imparando a conviverci, ma non nego che ne avrei fatto volentieri a meno.
Eppure sono ancora qui.
Pronto come sempre a cercare di costruire l’anno migliore mai vissuto o a cadere nel provarci.

E a voi cosa auguro?
Tutti augurano felicità, amore, soldi.
Se vi bastano, sono questi i miei auguri per voi.
Ma se devo farveli dal cuore, allora ho altro in serbo.
Vi auguro di sapere imparare, crescere, evolvere.
Di sapere costruire.
Di sapere sognare.
Di sapere realizzare.
Ma anche di sapere distruggere.
Perché sono tutti bravi a voler costruire sul nulla, ma pochi ricordano che a volte, per far spazio al nuovo, bisogna distruggere il vecchio.
Per cui sappiate costruire, riparare, distruggere e sappiate riconoscere quando è il momento per ognuno di questi.

Ecco il mio primo augurio.

Il secondo?
Che sappiate non fidarvi.

Non fidarvi di chi vi dice che tutti fanno in un certo modo: voi non siete tutti. Siete voi.
Non fidarvi di chi vi dice che è impossibile. Potreste essere i primi a farcela.
Non fidarvi di chi vi dice “io ci sono” e poi sparisce. Chi c’è lo dimostra, oltre a dirlo. Alcuni neanche lo dicono.
Non fidarvi di chi non chiede scusa. Tutti sbagliamo. Non tutti lo ammettiamo. Chi non chiede scusa non rimedia.
Non fidarvi di chi dice che il vostro amore è sbagliato. L’amore, per definizione, non è mai sbagliato. Giudicare per pregiudizi sì, sempre.
Non fidarvi di chi vi fa soffrire e dice che vi ama. La sofferenza, in amore, è un accessorio non necessario. Piantatela di credere il contrario.
Non fidarvi di chi vi fa sentire inadeguati. Stanno scaricando su di voi il nulla che li rappresenta.
Non fidarvi di chi vi fa solo complimenti. Gli amici, quelli veri, sanno rimproverarvi le vostre cazzate e si aspettano facciate altrettanto.
Non fidarvi di chi non fa che criticare. Non hanno vite proprie e invidiano la vostra.
Non fidarvi di chi dimentica. Sono i primi a ripetere gli errori.
E , soprattutto, non fidarvi di queste parole.
Queste sono le mie regole, la mia vita, le mie parole.

Il terzo augurio è il più importante.

Che troviate le vostre.

Sempre.

Buon 2015.

E un augurio speciale a Andrea, Annalisa, Giuseppe, Matteo, Valentina. Voi sapete perché.

Auguri.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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6 risposte

  1. Stefy ha detto:

    Giuro che appena compro la stampante, mi stampo questi auguri!
    E non solo perchè hai usato una parola che adoro e che sto cercando di mettere in pratica: “evolvere”
    E allora buona evoluzione, caro Sergio! :*

  2. gius ha detto:

    i know…….

  3. 4p ha detto:

    Che belle parole…..e sai cosa ti dico che io mi fido ciecamente di queste righe ahahahah, ciao ragazzo e buon anno.
    4p

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