Bossypants

Ero al JFK in attesa di ripartire per l’Italia, quando girovagando in uno degli store vedo Tina Fey sulla copertina di un libro.
Non so quanti la conoscano in Italia, ma Tina Fey è un’autrice e attrice comica piuttosto famosa negli States, sia per aver partecipato (in entrambi i ruoli) a Saturday Night Live (famosissima la sua imitazione di Sarah Palin) che per aver creato, prodotto e recitato in 30 Rock, con Alec Baldwin.
A me è sempre piaciuta molto e, inutile a dirsi, ho comprato il suo “Bossypants”.

Non si può dire che sia una vera e propria autobiografia, dato che non segue ogni passo della sua vita, ma è un collage di capitoli che si focalizzano su vari momenti della sua crescita come donna e come autrice, in uno stile scanzonato ma sempre splendidamente focalizzato.

Capitolo dopo capitolo viene raccontata quindi parte della sua infanzia, il suo avvicinarsi al teatro e alla comicità, gli inizi a Saturday Night Live, i retroscena legati all’imitazione di cui parlavo sopra e, in tutto questo, vari pensieri sulla condizione delle donne nel mondo lavorativo e no e sull’eguaglianza di diritti per gli omosessuali.

Il titolo stesso, “Bossypants” (letteralmente “I pantaloni da capetta”) fa ben intendere quanto sia ben conscia della disparità di atteggiamento verso una donna di successo e in ruolo di comando rispetto all’equivalente maschile: se un uomo è autoritario viene rispettato, ma spesso se lo è una donna le viene detto che è prepotente, bossy, appunto.

Delizioso, poi, un capitolo dedicato ai troll internettiani, con tanto di sue risposte a commenti lasciati su forum vari da parte dei classici haters.

Un libro che, insomma, si legge velocemente e di gusto, strappa molte risate e altrettanti cenni affermativi con la testa, di quelli che facciamo quando qualcuno sta esprimendo esattamente il nostro pensiero.

Purtroppo, ovviamente, non è stato mai tradotto in italiano, per cui potrà goderne solo chi mastica l’inglese, volendo anche in audiobook.

Riporto solo un paio di citazioni che mi sono particolarmente piaciute e che possano dare un’idea dell’insieme.

E’ veramente arrogante arrivare a concludere che solo perché non ti piace qualcosa sia quindi empiricamente brutto

Politica e prostituzione devono essere gli unici lavori in cui l’inesperienza viene considerata una virtù. In quali altre professioni vi vantereste di non sapere nulla? “Non sono uno di quei chirurghi cardiaci fighetti di Harvard. Sono solo un idraulico senza licenza con un sogno e mi piacerebbe molto aprirti in due il petto.”

Consigliato.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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