Mazinga Nostalgia

Un nerd come me non poteva non essere attratto da un libro con un titolo del genere ed infatti erano mesi se non anni che lo corteggiavo con gli occhi: poi Sweetie me l”ha regalato ed, a quel punto, mi sono velocemente gettato nella lettura, con un risultato che, devo dire, è piuttosto controverso.

Iniziamo con i pro: l”autore è più che competente e fa un”analisi accurata ed approfondita del periodo che va dalla seconda metà  degli anni 70 alla fine dei 90, il tutto sotto l”ottica dell””invasione giapponese” e dell”impatto che ebbe sia sui giovani spettatori (me incluso) che sugli adulti sospettosi quando non pienamente ostili; è interessante il confronto tra i miti delle generazioni precedenti e quelli della “goldrake-generation”, così come la dimostrazione di quanto spesso le critiche venissero (e vengano tutt”ora) da parte di chi quei cartoni non li ha mai visti, neanche superficialmente.

Molto interessanti le 40 schede a fine saggio, incentrate su cartoni “miliari” nella suddetta invasione, vuoi perché innovativi, vuoi perché esemplari di un certo genere.

Ed ora i contro.

Il libro è scritto con proprietà  di linguaggio, senza dubbio.

Fin troppa, oserei dire.

Già , perché giuro che ho letto saggi di divulgazione ben più complessi scritti con uno stile molto più scorrevole, leggero e gradevole, cosa che, riferita ad un saggio che, comunque, è incentrato su elementi di entertainment non è e non vuole essere un complimento.

Altro dubbio: a chi è rivolto questo libro?

Perché se il libro è rivolto al pubblico della “goldrake-generation”, allora sarebbe stato molto più gradevole con uno  stile più colloquiale e meno formale; se invece il target è quello di coloro che hanno sempre guardato storto gli anime, beh, allora temo si tratti di una speranza utopica: dubito, infatti, che qualcuno che ha sempre avuto pregiudizi decida di comprare a 24 euro un volume di oltre 400 pagine intitolato “Mazinga Nostalgia”; potrei anche sbagliarmi, eh?

Come dicevo all”inizio, quindi, sono piuttosto combattuto: penso sia un libro assolutamente interessante e da leggere, ma senza aspettarsi un qualcosa di “leggero” o semplice.

Aries

Finché potrò continuerò ad osservare. Finché osserverò continuerò ad imparare. Finché imparerò continuerò a crescere. Finché crescerò continuerò a vivere.

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