C’è

E c’è il tuo primo giro in scooter all’età di 39 anni, divertito come un bambino in un negozio di giocattoli.
E c’è lo shopping.
E c’è il tuo occhio che azzecca e consiglia bene.
E c’è il profumo dei fiori che non aspettavano altro che il sole.
E ci sono episodi di Poirot visti in ordine cronologico.
E c’è un gatto con picchi glicemici da carboidrati.
E c’è uno starnuto che fa saltare lo stesso gatto come in un film comico.
E ci sono risate.
E c’è un “che voglia di pizza che mi è venuta” “ok, vado a prenderla”.
E c’è Spazio 1999 e tanti episodi di Fringe.
E c’è una bella addormentata sul divano.
E ci sono girelle e girasoli.
E c’è un costume da bagno.
E ci sono shorts, gonne e camicie.
E c’è un’insalata sul divano.
E c’è un ozio goduto minuto per minuto.
E c’è una deliziosa pasta con cipolla e piselli.
E ci sono cazzeggio, risate, chiacchiere, silenzi, sguardi.
E c’è far la spesa.
E c’è una stampante che stampa moduli fighi.
E c’è giocare a tetris coi sacchetti dello shopping.
E ci sono verdure e tofu.
E ci sono cotolette di seitan e patate.
E c’è caffè americano.
E c’è il capirsi, spiegarsi, viversi, sentirsi.
E c’è un ferro da stiro.
E c’è il pensare a Barcellona, ma prima Londra.
E c’è il pensare a Londra.
E c’è una sveglia alle 6.15.
E c’è la voglia di non partire.
E c’è il conto alla rovescia per la prossima domenica.
E c’è, sopra ogni cosa, consapevolezza.
Di stare bene.