Paure

La mediocrità.
Anche una sola occasione persa.
Dire sì come tutti quando il cuore urla no.
Non assaporare il bello.
Non saperlo riconoscere per tempo.
Lasciarlo sfuggire.
Ferire inutilmente.
Non poter chiedere scusa.
Non poter dire addio.
Subire un addio.
Le influenze del passato.
Non riuscire a mostrare ciò che appare tanto chiaro.
Perdere la stima di chi stimi.
Non poter aiutare.
Non dover aiutare.
I rimpianti.
Gli “avrei potuto fare o dire”.
I mancati abbracci.
I mancati “ti voglio bene”, “mi manchi”, “ci sono”, “come stai?”.
La mancanza.
Che sia troppo tardi.
Che sia troppo presto.
Non crescere.
Non imparare.
Non essere riconosciuto da chi hai riconosciuto.
Non portare a termine il sogno.
Non avere più sogni.
Che non ci sia più tempo.
Di non aver detto abbastanza.
Di non aver fatto abbastanza.
Continuare a sbagliare perché certi errori sono più facili.
Scegliere la strada facile invece della propria.
Non essere creduto.
Non credere più.
Non crederci.
L’illusione.
Il silenzio.
Dentro e fuori.
Riconoscerle.
Superarle.
Faticosamente.
Sbuffando.
Tremando, a volte.
Piangendo, anche.
Cercando di tenere alta la testa.
E se la testa cade sollevarla di nuovo.
E ancora.
Finché il cuore esplode.
Finché, forse, si potrà riposare.
E, nel frattempo e contro di loro, vivere.